Un’importante novità è stata approvata con il decreto Lavoro, che prevede un aumento temporaneo del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi. La misura, sebbene limitata nel tempo, offre un beneficio significativo per i lavoratori interessati.
Entrato in vigore oggi e valido fino al 31 dicembre, il decreto prevede un incremento del 4 punti percentuali nel taglio del cuneo fiscale. Secondo quanto rilevato dall’ufficio studi della Cgia, l’effetto della misura sarà visibile immediatamente.
Cosa si intende per Cuneo Fiscale
Per cuneo fiscale si intende la somma delle imposte che impattano sul costo del lavoro. In sostanza è la differenza tra quanto un dipendente costa all’azienda che lo assume e quanto lo stesso dipendente incassa, al netto delle tasse, in busta paga. In Italia questo valore è da sempre molto alto con effetti sul potere d’acquisto
A quanto ammontano gli aumenti?
Nello specifico il testo licenziato dal Parlamento prevede una riduzione delle tasse sui contributi dal 3% al 7% per i redditi annui fino a 25mila euro. Secondo le stime della Fondazione studi Consulenti del lavoro l’aumento medio mensile per chi percepisce una retribuzione di 1.500 euro è di 60 euro.
Per i redditi fino ai 25mila euro quello di luglio è il secondo taglio sul costo del lavoro dopo che la Legge di Bilancio 2023 aveva già applicato uno sconto contributivo pari all’1 %. Sommando le due riduzioni l’aumento medio per chi percepisce uno stipendio medio di 1.500 euro è di 75 euro.
Per i lavoratori con reddito annuo fino ai 35mila euro il taglio del costo sui contributi si concretizza dal 2% fino al 6% con gli importi medi sullo stipendio che cresceranno dai 90 ai 100 euro al mese. Sempre la Fondazione studi dei Consulenti del lavoro calcola che per le retribuzioni di 2.692 euro l’aumento arriverà a poco meno di 108 euro mensili.