Suicidio a Portici, vigile urbano si uccide a 30 anni con la pistola d’ordinanza
Un dramma dai contorni ancora indefiniti, il suicidio di un vigile urbano di Ercolano, 30 anni, in servizio al comando di San Giorgio a Cremano. Stamattina l’agghiacciante scoperta: un automobilista si è fermato in via Siani, poco distante dal cimitero di Portici, notando un’auto col finestrino frantumato e un giovane riverso sul sedile.
Una scena raccapricciante, su cui pendono tantissimi interrogativi. Al momento i carabinieri hanno infatti soltanto potuto ricostruire la dinamica del suicidio. Stando a quanto trapelato dai primi accertamenti dell’Arma, il 30enne avrebbe posteggiato l’auto intorno alle 7 di stamattina dinanzi un passo carrabile in via Siani. Poi, pare abbia prima effettuato una telefonata e poi inoltrato un messaggio col quale avvisava in comando che non si sarebbe recato al lavoro. Subito dopo, la tragedia.
Il ragazzo avrebbe impugnato la pistola di ordinanza con la mano destra, portandola alla tempia destra per poi compiere l’assurdo gesto.
Il proiettile è fuoriuscito dal cranio, infrangendo il vetro dello sportello. Una morte assurda, che ha colpito sia la comunità di Ercolano dove il ragazzo viveva sia la città di San Giorgio, dove invece lavorava.
Sono in corso indagini per capire cosa abbia effettivamente spinto il giovane a una decisione così drastica e inaccettabile. I militari stanno analizzando il telefono del 30enne per intuire qualcosa in più, anche perché sembrerebbero non esserci – apparentemente – motivi legati a una depressione o riconducibili alla salute del giovane.
«Oggi è una giornata molto triste per la nostra città – ha detto il sindaco di San Giorgio, Giorgio Zinno – e la famiglia del Comune oggi è più povera: perdiamo un ragazzo straordinario e gran lavoratore, un professionista rigoroso che ha onorato la divisa che indossava ogni giorno con la ricerca dell’aiuto al prossimo. Anche lui nel periodo della quarantena ha dedicato il suo tempo per tutelare tutti noi».
«Era una delle punte di diamante del nostro comando – ha aggiunto il comandante della polizia municipale, Gabriele Ruppi – Un ragazzo volenteroso, estremamente operativo seppure con un carattere un po’ introverso. Di certo abbiamo perso un ottimo elemento dal punto di vista professionale e una bella persona dal punto di vista umano».
Redazione articolo a cura del Mattino.it