Stroncato da un malore a 53 anni durante un’esercitazione, muore ispettore di Polizia
La comunità senese è stata colpita da un lutto improvviso che ha scosso profondamente la grande famiglia della Polizia di Stato. L’ispettore Nicola Valdambrini, 53 anni, si è spento presso il policlinico Le Scotte di Siena, nonostante gli sforzi incessanti del personale medico per salvargli la vita. Un destino crudele ha voluto che un malore fulminante, occorso durante un’ordinaria esercitazione al poligono, si trasformasse in una tragedia irreversibile.
Un Gesto di Straordinaria Generosità
In un momento di profondo dolore, la famiglia Valdambrini ha compiuto un gesto di straordinaria umanità, autorizzando l’espianto degli organi. Una decisione che trasforma questa perdita in un raggio di speranza per chi attende un trapianto, onorando così la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri.
Una Carriera al Servizio della Comunità
La storia professionale dell’ispettore Valdambrini è un esempio di dedizione e professionalità. Entrato in Polizia nel novembre 1990, ha costruito la sua carriera con impegno e competenza, dal Reparto mobile di Genova fino alla recente nomina presso la sezione di polizia giudiziaria della procura di Siena. Il suo percorso, iniziato come ausiliario e culminato con l’importante incarico conferitogli dal procuratore Andrea Boni il 24 gennaio 2024, testimonia una vita spesa al servizio della legge e dei cittadini.
Un Vuoto Incolmabile
La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto il palazzo di giustizia, dove Valdambrini si era già fatto apprezzare per la sua serietà, discrezione e professionalità. I colleghi lo ricordano come un punto di riferimento affidabile, un professionista scrupoloso che ha lasciato un’impronta indelebile in ogni incarico ricoperto, dalla Squadra Mobile alla Scientifica di Chiusi.
L’Ultimo Saluto
La comunità si riunirà per l’ultimo saluto all’ispettore Valdambrini nel Duomo di Chiusi alle ore 15 di domani. Lascia la compagna, a cui era profondamente legato, e un vuoto incolmabile nei cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco.
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