Esercito

STATO MAGGIORE ESERCITO: RICONFIGURAZIONE DEI NUOVI COMANDI INTERREGIONALI MULTIFUNZIONE

(di Giancarlo Pittelli per flpdifesa) – La sessione informativa di giugno, che si è tenuta oggi pomeriggio nella sala riunione di SME–RPGF (Reparto Generale Programmazione Finanziaria) e alla quale ha partecipato anche DIPE (Dipartimento Impiego del Personale Esercito), è stata in gran parte dedicata alla configurazione dei nuovi Comandi Interregionali Multifunzione che rappresentano un’idea nuova di organizzazione sul territorio della F.A. Si è parlato però anche di altro, con riferimento alla scheda tecnica di RFGF, qui allegata.  In sintesi:

AREA OPERATIVA

Due i provvedimenti previsti, e anticipati al 2 settembre p.v.:

  • la riconfigurazione dell’attuale Comando Supporti (COM UP) di VERONA in Comando delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER Supporti), che assorbirà l’organico (9 posizioni di area 2^) di COMFOTER, e vedrà il reimpiego (con procedura ordinaria) dei 6 civili oggi effettivi a COMFOTER;
  • la ridenominazione del COMFOTER di VERONA in COMFOTER COE (Comando Operativo Esercito), con l’abbandono della storica sede di Verona e il suo trasferimento nella sede di Roma.

AREA TERRITORIALE

Orami prossimo il transito di dipendenza del Reparto alla sede e del Comando alla sede della caserma Pizzolato di TRENTO dal CME Trentino Alto Adige (che verrà soppresso entro il corrente anno, con transito di funzioni al COMTA di BOLZANO) al 2° Genio Guastatori, con conferma dell’attuale sede.

NUOVI COMANDI INTERREGIONALI

A seguito della positiva esperienza portata avanti a Padova attraverso l’apposito progetto pilota e in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo 26.04.2016, n. 91, correttivo del D. Lgs. n. 7/2014,  entro la fine di quest’anno avremo la riorganizzazione diCONFODIN PADOVA,  CONFODIS  NAPOLI  e  C.DO TRUPPE ALPINE (COMTA)  di BOLZANO  in comandi interregionali multifunzione che accorperanno le funzioni operative, infrastrutturali e territoriali, con cambio di denominazione dei primi due – rispettivamente inCOMFOP Nord  e COMFOP Sud – mentre il terzo manterrà l’attuale sua denominazione.

In relazione alle funzioni attributive,  COMFOP e COMTA avranno una articolazione a tre settori, con a capo di  ciascuno un Vice Comandante: per la parte operativa, un Vice Cte e Cte della Divisione; per la parte territoriale, un Vice Cte per il Territorio; per la parte infrastrutturale, un Vice Cte per le Infrastrutture.  Per quanto riguarda il settore infrastrutturale, l’attribuzione delle competenze d’area aiCOMFOP/COMTA  è ovviamente legata alla prossima soppressione dei Comandi Infrastrutture Nord, Sud e Centro,  e vedrà il riversamento quasi in copia conforme della loro attuale struttura (Uf. Programmazione  Lavori; Ufficio Demanio; Uf. Risorse, Segreteria e Personale)all’interno del relativo settore di COMFOP/COMTA, che avranno competenze sui Reparti Infrastrutture.  Per quanto attiene alle nuove dotazioni organiche:

  • COMFOP Nord avrà in organico n. 172 posizioni (18 di area 3^; 140 di area 2^ e 14 di area 1^), con una contrazione di 34 posizioni rispetto alla somma delle dotazioni attuali di CONFODIN e Cdo Infra Nord, a fronte di una presenza effettiva di personale che oggi risulta pari a 143 unità, e dunque ben capiente;
  • COMFOP Sud avrà in organico n. 228 posizioni (40 di area 3^: 175 di area 2^ e 13 di area 1^), con un ampliamento di 7 posizioni rispetto alla somma delle dotazioni attuali di CONFODIS e Cdo Infra Sud, a fronte di una presenza effettiva di personale che oggi risulta pari a 145 unità. L’organico più consistente di COMSUP Sud rispetto al Nord è originato alle criticità attuali legate ai riordini/reimpieghi della sede di Napoli, che hanno indotto la F.A. a rendere COMFOP Sud  molto più capiente in funzione dei nuovi arrivi di personale civile conseguenti alle operazioni di reimpiego (già chiuso quello di CONFODIS;  per quanto riguarda il soppressoCERICO, SEGREDIFESA ha assicurato ulteriori quattro posizioni su UTTCOM e sta valutando l’ulteriore allargamento delle disponibilità – si veda il resoconto della riunione tecnica del 22 u.s. convocata da SMD,  che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2);
  • COMTA avrà in organico n. 43 posizioni (1 di area 3^ e 42 di area 2^), con una riduzione di 1 unità a rispetto alla somma delle dotazioni attuali di COMTA e CME Trento (che a fine anno vedrà il transito a COMTA di tutte le funzioni esclusi l’Uf. Documentale e Sz. PRIP, in cui verranno ricollocati i 32 civili), rispetto ad una presenza complessiva effettiva che oggi risulta pari a 32 unità,  e dunque ben capiente.

SME RPGF ha assicurato che tutti i lavoratori civili interessati ai predetti provvedimenti di riorganizzazione troveranno utile collocazione organica nei nuovi Comandi Interregionali, e che tutto il personale civile attualmente in posizione di capo sezione/nucleo troverà collocazione quale capo sezione/nucleo nelle nuove strutture organizzative. Ovviamente, e lo abbiamo ricordato ancora una volta a SME,  la garanzia di conferma delle attuali posizioni di responsabilità ci soddisfa però solo parzialmente, atteso che, in relazione alle previsioni dell’art. 1 del D. Lgs 7/2014 e con riferimento al protocollo 2.06.2016 (si veda il Notiziario n. 55 di pari data),  anche questi riordini non evidenziano quella maggior impronta civilizzatrice da noi sempre invocata.  E’ un problema che si riproduce ogni volta, in Esercito come in tutti gli altri pezzi dell’A.D., rispetto al quale, per quanto ci riguarda, l’ultima spiaggia saranno le direttive applicative del protocollo, che SMD ed SGD stanno definendo, e che saranno a breve oggetto di confronto con le OO.SS. nazionali.

Per quanto attiene alla configurazione di COMFOP/COMTA, ai nuovi organici e agli incarichi, che comunque saranno operativi a fine anno,ci siamo riservati di approfondirne tutti gli aspetti anche attraverso una verifica in loco e di presentare eventuali proposte al riguardo.

OTTIMIZZAZIONE INFRASTRUTTURE

Con riferimento al “protocollo” tra M.D., Ag. Demanio e Comune di Firenze che prevede anche la cessione della Caserma Redi (2017?),  è in agenda la rilocazione del Poliambulatorio,  oggi nella “Redi”, alla caserma Morandi,  operazione questa evidentemente non facile e anche molto costosa, a fronte  della quale abbiamo sollecitato la FA a investire anche nel potenziamento dei servizi sanitari offerti dalPoliambulatorio, oggi limitati (manca, per es., un servizio radiologico, pur in presenza di una apparecchiatura per la risonanza magnetica), allargando l’utenza alla Città, nel quadro di auspicabili sinergie tra sanità militare e civile.

IPOTESI DI RIORGANIZZAZIONE ALLO STUDIO

In merito alle ipotesi allo studio, si rinvia alla scheda predisposta da SME-RPGF, che fa in primo luogo riferimento all’intendimento di A.D. di operare una razionalizzazione delle strutture sanitarie.

Dopo la prima riorganizzazione del 2005 e quella più recente voluta dal Ministro Di Paola, è alle porte dunque una nuova riorganizzazione – in chiave questa totalmente interforze – della sanità militare, in linea con le previsioni del Libro Bianco.  Tra le strutture interessate, ilDipartimento di Lungodegenza di Anzio, oggetto recentemente di disposizioni restrittive da parte del Direttore del Celio, che hanno quasi azzerato i servizi all’esterno. Al riguardo, nel rappresentare la preoccupazione del personale e delle OO.SS./RSU, abbiamo riproposto la riflessioni generali sulla sanità militare già fatte per il Poliambulatorio di Firenze , e chiesto di avere informazioni urgenti sul futuro di Anzio. RPGF si è riservato a risposta.

Rinviate invece, sine die, le scelte in merito alle proposte di riordino avanzate dal Cte di COMLOG EI.

VARIE

A conclusione della riunione, abbiamo segnalato a DIPE, che si è impegnata ad approfondire le questioni:

  • il problema insorto a Milano in ordine alla ipotizzata riduzione delle linee di trasposto collettivo Milano Pavia, rispetto a cui il nostro Coordinamento Provinciale ha chiesto un incontro ai Dirigenti interessati;
  • il crescente disagio di tanta parte di lavoratori del 10° Reparto Infrastrutture di Napoli in ordine al preannunciato, ma non ancora effettuato, trasferimento della sede dalla Canzanella alla caserma Minucci.

Infine, abbiamo presentato alcune proposte in merito alla riorganizzazione dell’Accademia Mil. Modena che, insieme a COM LOG EI, è stato all’odg della precedente riunione del 3.05.2016.

Allegato 1: Scheda per riunione con SME-RPGF e DIPE del 28 giugno 2016

Allegato 2: 22.06.2016-Resoconto-riunione-SMD-reimpiego-CONFODIS-e-altre

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