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Statali, Tfs meno caro: 100 euro di interessi in meno per un anticipo del trattamento di 10mila

Nel 2024 prestiti meno cari in banca per gli statali che chiedono l’anticipo del Tfs. Cala sensibilmente la spesa per gli interessi dopo che il rendistato generale, l’indice sulla base del quale le banche convenzionate calcolano il tasso da applicare sui prestiti ai dipendenti pubblici, a dicembre è sceso al 3,4%, dal 4,4% di ottobre.Il paniere

Il rendistato generale, che fotografa il rendimento medio ponderato di un paniere di titoli di Stato, aumentava senza sosta dal novembre del 2022, quando era pari al 3,5%, a parte un impercettibile passo indietro registrato a giugno, che aveva visto l’asticella passare da 3,896 a 3,817, troppo poco per avere un effetto tangibile sulla spesa per gli interessi. Dopodiché, a novembre del 2023 ha iniziato a puntare il muso verso il basso, diminuendo al 4%, fino al 3,4% di dicembre. Risultato? A titolo di esempio, questo significa che adesso per un anticipo del Tfs pari a 10mila euro si pagano in media circa 400 euro di interessi anziché 500 euro come a inizio autunno scorso: gli istituti di credito fissano il tasso da scontare sommando al valore del rendistato lo spread, che è sempre pari allo 0,5%. Si tratta di un piccolo risparmio, per carità, ma è comunque un segnale che fa ben sperare per il futuro.L’alternativa

Gli statali, è il caso di ricordarlo, aspettano nei casi peggiori fino a sette anni prima di ricevere i soldi della liquidazione per le vie ordinarie. L’alternativa alle banche è rappresentata dai prestiti dell’Inps a tasso agevolato (l’un per cento) che però sono riservati ai dipendenti iscritti al Fondo per la gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. E le risorse a disposizione dell’ente non sono infinite: per quest’anno la dotazione è stata di 300 milioni di euro, di cui circa la metà sono stati utilizzati.Le condizioni

Le banche che anticipano il Tfs agli statali a condizioni di favore sono una manciata e l’unico grande istituto presente nel mazzo è Unicredit. Previsto un tetto di 45mila euro alle erogazioni. L’Inps, al contrario, anticipa anche l’intero ammontare del Tfs maturato dai dipendenti pubblici. Più nel dettaglio, secondo l’ultimo bollettino di Bankitalia, a dicembre di quest’anno il rendistato per la fascia di vita residua tra un anno e un anno e sei mesi si attesta al 3,2%, contro il 3,9% di ottobre. Dunque, per i prestiti più brevi, l’anticipo del Tfs in banca costa ora agli statali circa il 3,7% di interessi, che su diecimila euro fanno 370 euro di spesa.

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