Sindacati della Guardia di Finanza incontrano il Comandante Generale. Ecco il documento congiunto che hanno presentato
Si è tenuto ieri mattina l’incontro conoscitivo tra le sigle sindacali della Guardia di Finanza iscritte agli albi ministeriali ed il Comandante Generale, alla presenza dell’intero Stato Maggiore del Comando Generale. L’incontro è stato preceduto, nei giorni scorsi, da un confronto tra le sigle GdF (SINAFI, SIM GDF, USIF e SILF) teso a condividere argomenti e posizioni di comune interesse, pur nelle evidenti diversità di approccio. Il confronto si è concluso con la redazione di un documento congiunto che, a richiesta di tutte le sigle, è stato letto ed illustrato da Stefania Castricone, Segretario Generale Aggiunto SINAFI. Nel corso dell’incontro ogni sigla ha illustrato la propria particolare visione sul processo di sindacalizzazione, caratterizzata anche da posizioni diverse, producendo un proprio documento che è stato parimenti illustrato a cura dei Segretari Generali o di altri dirigenti delegati.
Ecco il documento congiunto presentato dalle sigle sindacali al Comandante Generale della Guardia di Finanza
“Signor Comandante Generale, a nome dei sindacati che rappresentiamo, Le rivolgiamo il nostro più sentito ringraziamento per averci voluto incontrare a pochi mesi dalla Sua nomina quale vertice del Corpo. In premessa non possiamo sottacere il fatto che quello odierno è solo il secondo incontro con l’Autorità di Vertice da quando nel 2019 abbiamo ottenuto i preventivi assensi ministeriali e nessuna risposta ufficiale è mai pervenuta alle nostre OO.SS. in riscontro alle tante missive inoltrate al Comando Generale.
Invero sappiamo che molte delle nostre richieste e osservazioni sono state comunque oggetto di attenzione e trattazione, resta il fatto, però, che in oltre quattro anni e mezzo di attività siamo stati formalmente ignorati. Di fatto, anche questa occasione si presenta come un incontro “informale”, in attesa che si completi il passaggio dall’abrogando sistema della Rappresentanza militare al nuovo sistema sindacale.
È proprio su questo ultimo profilo che intendiamo concentrare il nostro intervento, anche perché, allo stato attuale, vista la negativa esperienza sinora maturata, il definitivo riconoscimento di unico e ufficiale strumento di rappresentanza del personale della Guardia di Finanza è precondizione imprescindibile per l’instaurazione di qualsiasi tipo di confronto. Come sa, le scriventi organizzazioni sindacali del personale della Guardia di Finanza attualmente iscritte all’albo (SILF, USIF, SINAFI e SIM Guardia di Finanza), qualche giorno fa hanno scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze ed al Ministro della Pubblica Amministrazione per richiedere e sollecitare gli atti necessari per il definitivo riconoscimento dell’agibilità ai sindacati del personale della Guardia di Finanza.
Chiediamo, al fine di agevolare l’operatività dei sindacati della Guardia di Finanza, che venga emanata, con ogni consentita urgenza, la circolare relativa alla licenza straordinaria fino a un massimo di 45 giorni annui per gravi motivi al pari di quanto previsto per i sindacati delle FF.AA. dalla circolare n. 359557 in data 19 giugno 2023 del Ministero della Difesa. Auspichiamo in questa sede, un suo autorevole intervento presso le competenti istituzioni di governo e parlamentari, affinché vengano al più presto emanati gli atti necessari per il riconoscimento dell’agibilità delle associazioni sindacali dei finanzieri nei primi mesi del 2024 e, più nel dettaglio:
1) regolamento di attuazione della legge 28 aprile 2022, n. 46, che avrebbe dovuto essere emanato entro lo scorso 27 novembre 2022;
2) appostamento delle risorse necessarie per i distacchi ed i permessi delle associazioni sindacali del personale militare, già nella prossima legge di Bilancio;
3) misurazione della rappresentatività e conseguente emanazione del decreto di riconoscimento delle associazioni sindacali rappresentative nei primi mesi del 2024. Peraltro, sarebbe quantomeno opportuno che il citato Regolamento di attuazione della legge n.46/2022 fosse concertato con le OO.SS. già riconosciute. È infatti evidente che il perdurare, oltre ogni ragionevole limite temporale della mancata operatività di uno strumento di rappresentanza più forte, indipendente ed efficace come quello sindacale rispetto alla, di fatto, già dichiarata superata “rappresentanza militare”, non può che produrre effetti negativi in capo a tutti i finanzieri in vista degli importantissimi appuntamenti dei prossimi mesi (rinnovo contratto 2022-2024 e concertazione della ineludibile ed urgente riforma previdenziale con avvio della previdenza “dedicata” e/o “complementare” finora rimasta lettera morta). Senza contare che, in presenza del contributo sindacale mensile in busta paga già richiesto agli iscritti, perché necessario al raggiungimento della soglia di rappresentatività, senza una reale, concreta e fattiva agibilità nessuna associazione sindacale potrebbe resistere ad un periodo più lungo di inedia senza veder compromessa la sua forza e credibilità.”