Si fingeva agente segreto e militare della Marina: condannato a 4 anni e 10 mesi Guido Umberto Farinelli
Truffa, corruzione, accesso abusivo a sistemi informatici, autoriciclaggio, possesso e fabbricazione di documenti falsi. È quanto la procura di Milano ha contestato a Guido Umberto Farinelli nel processo con rito abbreviato davanti al gup Patrizia Nobile, che lo ha condannato a 4 anni e 10 mesi. L’uomo si spacciava per militare della Marina o come uomo dei servizi segreti, persino 007 per la sicurezza del Vaticano. Era stato arrestato a giugno 2021. La finta identità gli ha permesso di truffare una serie di imprenditori a cui chiedeva fino a 4 mila euro in cambio di favori nelle pratiche tributarie, millantando conoscenze e frequentazioni di comodo. E con questa fama è riuscito a essere invitato in circoli ufficiali e a ricevere attestazioni, fino a ostentare compravendite (fittizie) di oro e metalli preziosi.
Non solo parole. Farinelli, per cui la procura ha chiesto 6 anni, ha rimediato divise e documenti artefatti, riuscendo a legare il suo nome (online) ai sequestri di Abu Omar e Giuliana Sgrena. Comportamenti, raggiri e sostituzioni di persona che ricordano il personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio nel film «Prova a prendermi». In un secondo filone di indagine a carico di Farinelli, risultano indagati anche soggetti delle forze dell’ordine che gli avrebbero consentito l’accesso abusivo nelle banche dati.
Era così abile che chi ha avuto modo di incontrarlo non ha mai sospettato l’inganno. Fino a quando il castello di bugie è crollato. In più, stando all’inchiesta che lo ha portato in manette, l’uomo avrebbe effettuato accessi abusivi a sistemi informatici anche per conto di Amedeo Matacena, ex parlamentare di FI, poi latitante a Dubai e morto nelle scorse settimane. Sempre per l’accusa, avrebbe corrotto un “capo della Polaria”, che poi era stato sospeso, affinché lo agevolasse nelle “pratiche” di “sbarchi e imbarchi” all’aeroporto di Fiumicino, in cambio di un “decoder” e del pagamento di “viaggi in treno”. Era riuscito anche a falsificare un “passaporto diplomatico” e un “lasciapassare” dell’Onu e altri raggiri sarebbero consistiti nel far credere che avrebbe potuto portare avanti compravendite di oro e metalli preziosi, in realtà solo “fittizie”. In un caso sarebbero riuscito pure ad incassare soldi per organizzare un presunto evento musicale negli Emirati Arabi.
Tra le persone offese nel procedimento finito con la condanna figurava Roberto Cotti, ex senatore dei 5 Stelle ed ex componente nella Commissione Difesa, che sarebbe stato ingannato da Farinelli, il quale avrebbe ottenuto da lui una “attestazione” presentandosi sempre come un finto ‘007’. In un secondo filone di indagine ancora aperto, ancora a carico di Farinelli, risultano indagati anche appartenenti alle forze dell’ordine per alcuni accessi abusivi nelle banche dati che il presunto truffatore avrebbe ottenuto. Con le sue frequentazioni e presunte millanterie, sempre stando alle indagini, era riuscito a truffare una serie di imprenditori, a cui chiedeva cifre che andavano dai 2000 ai 4000 euro, promettendo di poterli aiutare nelle loro pratiche tributarie attraverso “conoscenze”.