Esteri

Serbia richiama i giovani alle armi: il governo si prepara a reintrodurre il servizio militare obbligatorio

Il governo serbo sta per fare un passo significativo verso il rafforzamento delle sue forze armate. Il primo ministro Milos Vucevic ha annunciato oggi che il ministero della Difesa è stato incaricato di preparare urgentemente un emendamento alla legge per abolire la sospensione del servizio militare obbligatorio.

Serbia: Il ritorno del servizio militare obbligatorio

“Prevediamo di tenere una seduta di governo venerdì per adottare la proposta di modifica della legge,” ha dichiarato Vucevic in un’intervista a TV Pink. Il primo ministro ha anche rivelato che il presidente Aleksandar Vucic, in qualità di comandante in capo, è stato invitato a partecipare alla discussione, data la rilevanza costituzionale della questione.

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Un servizio militare breve ma intensivo

Il nuovo servizio militare avrà una durata di 75 giorni, un periodo che secondo Vucevic “non interromperà la vita, la scuola, lo studio o il lavoro” dei giovani coscritti. Il primo ministro ha sottolineato i benefici di questa esperienza, affermando che “le madri e i padri saranno fondamentalmente grati perché l’esercito preparerà ancora meglio i loro figli alla vita, aiutandoli a crescere e diventare uomini.”

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Nonostante la ridotta durata rispetto al passato, Vucevic ha ammesso che preparare un addestramento efficace in soli 75 giorni rappresenta una sfida per i militari. Il governo sta lavorando per garantire strutture e uniformi adeguate, con l’obiettivo di rendere l’esperienza interessante per i giovani reclute.

Tecnologia e competenze specifiche al centro della nuova strategia

Un aspetto innovativo del piano è l’intenzione di sfruttare le competenze specifiche dei coscritti. “I ragazzi con una formazione in ingegneria elettrica o meccanica saranno assegnati a ruoli pertinenti, come l’Istituto tecnico militare,” ha spiegato Vucevic. Inoltre, il primo ministro ha evidenziato l’importanza delle competenze tecnologiche moderne: “Avremo tanti giovani esperti nella guida dei droni. Sono più letali con un drone che con un fucile.”

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Vucevic ha sottolineato che questa mossa non è un segnale di preparazione alla guerra, ma piuttosto un mezzo per garantire la pace attraverso un esercito più forte. Ha anche chiarito che la componente professionale dell’esercito non verrà abolita, ma continuerà a occuparsi dei compiti più impegnativi.

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