Sean Curran, l’agente che salvò Trump dall’attentato di Butler, è il nuovo direttore del Secret Service.
Donald Trump ha nominato Sean Curran nuovo direttore del Secret Service, segnando una svolta significativa ai vertici dell’agenzia federale. La nomina arriva sei mesi dopo il drammatico attentato di Butler, Pennsylvania, durante il quale Curran si distinse per la sua prontezza operativa.
L’incidente che ha cambiato tutto
Il 13 luglio scorso, durante un comizio elettorale a Butler, un colpo di arma da fuoco sparato dal ventenne Thomas Crooks ha causato la morte di un partecipante, Cory Comparatore, e il ferimento di due persone. Curran, all’epoca responsabile della sicurezza dell’ex presidente, intervenne immediatamente per proteggerlo dal proiettile che aveva sfiorato il suo orecchio.
Dal campo al quartier generale
Veterano dell’agenzia dal 2001, Curran ha costruito la sua carriera sul campo. Come vice agente speciale responsabile del Presidential Protective Detail, ha gestito un’unità di 85 agenti, accumulando un’esperienza significativa nella protezione delle più alte cariche dello stato.
Un incarico senza precedenti
La nomina rappresenta un cambio di rotta rispetto alle raccomandazioni delle commissioni bipartisan, che suggerivano di selezionare un direttore esterno all’agenzia. Curran, che non ha precedenti esperienze nel Senior Executive Service, assume ora la leadership dell’intera organizzazione.
Le sfide della nuova direzione
Il nuovo direttore succede a Ron Rowe, che ha guidato l’agenzia ad interim dopo le dimissioni di Kimberly Cheatle in seguito all’attentato di Butler. Tra le priorità della nuova gestione figura il rafforzamento dei protocolli di sicurezza, tema divenuto cruciale dopo gli eventi di luglio.
La nomina, che non richiede l’approvazione del Senato, segna l’inizio di una nuova fase per il Secret Service, alle prese con la necessità di bilanciare efficacia operativa e rinnovamento strutturale.