Editoriale

A COSA SERVE L’ANTISCIACALLAGGIO DELLE FORZE DI POLIZIA, SE IL GIORNO DOPO SONO DI NUOVO LIBERI?

Per gli addetti ai lavori è il problema di ogni giorno, il vero vulnus della giustizia italiana, quella falla che fa ritenere il Bel Paese l’isola felice per furfanti di ogni sorta. Parliamo della scarcerazione che consegue alla convalida di arresto (in effetti una vera e propria contraddizione tutta italiana: ti arresto in fragranza ma ti scarcero, sic!) per sospensione della pena.

Ma ci sono processi in cui davvero vorresti non fosse vero. Parliamo degli sciacalli, di chi depreda chi già ha perso tutto, familiari, affetti, casa, averi…tutto. Invece no. La giustizia italiana è uguale per tutti, anche per loro. E quindi succede che appena concluso il processo per direttissima contro due cittadini rumeni, autori di un episodio di sciacallaggio ad Amatrice gli stessi siano stati immediatamente rimessi in libertà.

I due, 44 e 45 anni, erano stati arrestati grazie all’intervento di un carabiniere di Ardea, che li aveva sorpresi mentre si aggiravano in una Volskwagen tra le macerie del paese nel reatino. Da lì la fuga e l’inseguimento da parte del Nucleo Radiomobile Carabinieri Roma Sezione Motociclisti, che si è concluso con la cattura della coppia. Come si può vedere nella foto, nel veicolo erano stati ritrovati vestiti stirati e puliti, banconote per il valore di 350 euro, una pistola giocattolo senza tappo rosso e arnesi da scasso. Gli sciacalli avevano precedenti penali per rapina, ed erano stati trattenuti in attesa del processo.

Il processo si è tenuto ieri al Tribunale di Rieti, presieduto dal Giudice Marilena Panariello, alla presenza dei legali Luca Conti e Marco Franchi e dei carabinieri Antonio T. e Alfonso D. Fuori dall’aula presenti molti giornalisti, in attesa della sentenza contro i due cittadini rumeni. Il processo è stato difficile: i legali hanno discusso a lungo. Il giudice ha convalidato l’arresto disposto ieri per furto aggravato, e ha disposto la scarcerazione per l’allontanamento del territorio. I due sono stati condannati con pena sospesa: la prossima udienza è fissata per il 20 novembre, avendo i legali chiesto i termini a difesa.

Sarà certamente difficile avere la loro presenza. Nel frattempo saranno liberi di continuare a commettere furti e rapine.

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