Scandalo alla Scuola Allievi Marescialli dei Carabinieri di Firenze: gravi irregolarità denunciate da UNARMA
FIRENZE – Il sindacato dei carabinieri UNARMA denuncia con un duro comunicato gravi irregolarità nella formazione degli allievi marescialli alla Scuola di Firenze, chiedendo verifiche per far luce sulla vicenda. Secondo quanto riferito, gli allievi della 2^ Compagnia del 13° corso sarebbero sottoposti a modalità di addestramento non conformi alle norme e contrarie al rispetto della dignità personale.
Ispezioni arbitrarie e pose punitive: le denunce sulle modalità addestrative
Il sindacato pone molti punti interrogativi sulle presunte violazioni. Innanzitutto, vengono contestate le ispezioni nelle camere degli allievi sugli effetti personali di quanto contenuto all’interno delle valigie, definite da UNARMA come “perquisizioni” illegittime. Ancora, viene denunciata la legittimità, durante il contrappello, di tenere per circa un’ora gli allievi marescialli sul “destr riga” e con il braccio sinistro alzato durante il quale alcuni di essi accusavano dolori e mancamenti e arrivando anche a piangere.
Ma non è tutto. UNARMA si interroga sulla legittimità dei “presentat-arm” di 30-40 minuti effettuato con l’AR 70/90 della Beretta, e tenuto in forma “riservata” dietro il Battaglione dell’11° corso e sul fatto che non vengano recepite le norme in materia di partecipazione al procedimento amministrativo. Parrebbe infatti che siano richiesti solo 10 giorni nel fornire le giustificazioni a discapito di quelli previsti nei “due terzi della durata massima del procedimento” e cioè in 60 giorni.
Limitazioni ingiustificate al tempo libero e ai riposi degli allievi
In merito alla gestione del tempo libero, si evidenziano eccessivi controlli anche durante i pochi riposi settimanali fruiti. Secondo quanto riferito, gli allievi sarebbero costretti ad attese estenuanti fuori dall’ufficio, privati della piena facoltà di usufruire delle sole pause concesse per ricaricarsi. Allo stesso modo, vengono criticate le sistematiche convocazioni durante l’unica mezz’ora giornaliera di svago individuale.
Il sindacato solleva inoltre perplessità sulla limitata possibilità di accesso ai servizi, tanto che una donna avrebbe dovuto mettersi a rapporto per denunciare questa criticità. Campanello d’allarme anche il consistente ritiro di allievi a causa delle tensioni psicologiche. Da quanto si apprende vi sarebbe anche un controllo del telefono cellulare da parte del personale inquadratore che andrebbe a verificare attraverso la messaggistica WhatsApp se il telefono sia stato usato. Inoltre, malgrado non ci sia obbligo della fruizione dei pasti durante il giorno di riposo, viene di fatto obbligato in quanto non viene concesso il salto pasto e gli allievi rientrano dal riposo settimanale.
Il nodo della sicurezza sanitaria
Infine secondo UNARMA, la segnalazione di topi sarebbe stata confermata durante un alzabandiera, ma il Comando l’avrebbe derubricata a “nottoline” innocue. Tuttavia, la normativa impone agli istituti di formazione di garantire ambienti privi di rischi sanitari. Il sindacato ribadisce come siano necessarie adeguate misure preventive, come la derattizzazione periodica e la pulizia degli spazi, per assicurare la salute di chi frequenta il corso nel rispetto delle linee guida in materia di igiene.
Dal Comando della Scuola di Firenze, al momento non è giunta alcuna replica ufficiale alle accuse mosse da UNARMA. Il sindacato denuncia una grave situazione di irregolarità, che se confermata costituirebbe un inaccettabile vulnus ai diritti degli allievi marescialli.
Ora saranno le verifiche richieste dal sindacato a dover chiarire la reale sussistenza delle violazioni contestate, accertando le responsabilità del caso. L’eco di questa vicenda rischia di scuotere l’opinione pubblica sulla delicata istituzione della Scuola di Firenze.
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