RUSSIA, IN CASO DI GUERRA IL PAESE ANDRÀ SOTTO IL CONTROLLO DEI MILITARI: LE DIRETTIVE DI PUTIN
In caso di guerra sarà il comando militare a guidare direttamente la Federazione Russa. Le manovre hanno testato l’interazione tra militari ed autorità locali. Successive modifiche al quadro normativo di riferimento, con sentiranno di risolvere le criticità riscontrate.
Il nuovo sistema di controllo è progettato per assicurare il mantenimento del regime marziale, la mobilitazione ininterrotta dei cittadini verso le imprese e le fabbriche, così come la difesa del territorio.
Nel precedente sistema di controllo in caso di guerra, si concedeva autonomia ad ogni governo regionale ed al Ministero della Difesa un ruolo di coordinamento tra organi. La nuova strategia di riferimento conferisce pieni poteri ai militari.
Da rilevare che la nuova struttura di comando militare è stata creata sulla base del Piano della Difesa russo 2016-2020, emanato con decreto presidenziale il 18 novembre dello scorso anno. Nel documento, Putin ha ordinato ai misteri di allestire i documenti necessari per l’attuazione delPiano di Difesa stilando 19 direttive “volte a creare le condizioni per rispondere ad un’aggressione contro la Federazione Russa”.
Secondo i dettagli del nuovo piano di controllo ottenuti da Izvestia, i cinque distretti militari in tempo di guerra saranno gestiti da due organi: ilcomando operativo-strategico e il distretto militare di guerra. Il comando operativo-strategico supervisionerà e coordinerà le forze operative dell’esercito. Il distretto militare di guerra manterrà al legge marziale, garantirà la mobilitazione e l’organizzazione della difesa territoriale.
Tra le misure previste, la mobilitazione ed il reclutamento dei cittadini nella riserva, rafforzamento della tutela dell’ordine pubblico, l’introduzione di speciali strutture sociali, industriali e di trasporto. In caso di guerra, è sospesa l’attività politica dei partiti e tutte le manifestazioni di massa. (Difesa OnLine)