Ripristino dei vitalizi tagliati per gli ex senatori e ancora nulla per la Previdenza Dedicata per i Militari
L’Istituzione Parlamentare ha recentemente deliberato il ripristino del vitalizio per i deputati, un atto che ha sollevato molte critiche e preoccupazioni riguardo alle priorità e alla consapevolezza delle istituzioni politiche nei confronti delle condizioni economiche del paese. Questo provvedimento, che sembra quasi essere arrivato “come per magia” per i deputati, ha messo in secondo piano le necessità e i diritti dei cittadini comuni e dei dipendenti pubblici, inclusi i militari del Comparto Difesa e Sicurezza.
È quanto si legge in una nota drl sindacato USMIA.
Ciò che rende ancora più evidente la mancanza di attenzione e considerazione verso i lavoratori del settore pubblico è il fatto che la maggior parte di loro continua a ricevere il Trattamento di Fine Servizio (TFS) in modo rateizzato, una pratica che viola apertamente la Costituzione e le sentenze ripetute della Corte Costituzionale in materia. L’obbligo di rispettare i diritti dei lavoratori, incluso il diritto a ricevere il TFR/TFS in modo tempestivo, è stato ribadito dalla Corte Costituzionale stessa.
Il ripristino del vitalizio dei deputati trasmette un messaggio di priorità distorte e di egoismo politico. L’arco massimo di tre anni imposto per la rateizzazione del TFR/TFS va in contrasto con i principi fondamentali della nostra Costituzione, che garantisce l’uguaglianza e la tutela dei lavoratori. Mentre i deputati ottengono questo beneficio, i dipendenti pubblici, compresi i militari, continuano a lottare per ottenere ciò che è giustamente loro.
USMIA ha preso posizione su questa questione, chiedendo all’Istituzione Parlamentare di impegnarsi nel garantire equità e giustizia economica per tutti i cittadini. In particolare, USMIA richiede l’approvazione e il finanziamento tempestivo delle legittime richieste espresse dal Comparto Difesa e Sicurezza, come previsto dal D.D.L 161 del 13 ottobre 2022, attualmente all’esame degli Organi Parlamentari.
L’associazione sindacale si aspetta un maggior rispetto per coloro che ogni giorno garantiscono la sicurezza in Italia e all’estero, anche a rischio della propria vita. È fondamentale che le istituzioni politiche dimostrino una maggiore attenzione e considerazione per i lavoratori del settore pubblico, inclusi i militari, garantendo loro i diritti economici e le tutele previste dalla legge.
La decisione di ripristinare i vitalizi dei deputati senza un adeguato confronto con la realtà economica del paese dimostra una mancanza di sensibilità e una mancanza di priorità da parte delle istituzioni politiche. È importante che le decisioni prese siano guidate da un vero interesse per il bene comune e una volontà di garantire equità e giustizia per tutti i cittadini, senza privilegiare una classe a discapito delle altre.
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