RIORDINO, POLIZIA IN MOBILITAZIONE: VERGOGNOSA GESTIONE DEGLI AUMENTI PARAMETRALI
La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia ha indetto lo stato di mobilitazione permanente ad oltranza degli iscritti, con assemblee nelle sedi di polizia delle province italiane “per la ‘vergognosa’ gestione in Polizia degli aumenti riparametrali e contrattuali che porteranno i poliziotti a subire un taglio allo stipendio inaccettabile”.
“Il bluff del Governo sta emergendo in tutta la sua illogicità ma la strategia ‘napoleonica’ di sfamare i generali per tacitare la truppa, stavolta non passerà”, spiega il Segretario Nazionale della Consap Stefano Spagnoli, che sottolinea come, con “sospettabile tempismo, si stia delineando in tutta la sua drammaticità la volontà di demotivare economicamente i poliziotti anche in danno degli omologhi dell’Arma e che potrebbe ricadere pesantemente sui livelli di sicurezza nazionale e di riflesso sulla credibilità dell’azione di difesa dei diritti del personale di tutte le organizzazioni sindacali di categoria”.
Una nota denuncia “un riordino delle carriere che ha premiato solo l’elite della Polizia danneggiando chi combatte il crimine rischiando la vita ogni giorno sulla strada, la mancata corresponsione degli aumenti riparametrali già riconosciuti ai carabinieri ed in ultimo lo slittamento della corresponsione del bonus di 80 euro di tre mensilità consecutive”.
“E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un disegno volto a delegittimare le rappresentanze del personale, che forse, a giugno, se la ministro Madia avrà concluso la sua “epocale” riforma, saranno chiamate a discutere un contratto di lavoro “minestrone” e senza fondi, che non solo non coprirà la vacanza contrattale, ma neanche la perdita di potere d’acquisto determinata dalla trasformazione del bonus Renzi in contribuzione salariale, con aumenti -conclude la nota- che nei casi peggiori non supereranno i 20 euro mensili.