Rimborsi per la revoca della licenza: un diritto fondamentale. Chiariti alcuni dubbi su casi particolari
La revoca della licenza è una situazione, spiacevole, che, fortunatamente, avviene molto raramente. In questi casi, la legge prevede un rimborso delle spese sostenute per viaggio e soggiorno che non possono essere recuperate attraverso altri mezzi. Questo riconoscimento costituisce un diritto fondamentale dei militari in servizio, che può essere chiesto in ogni momento.
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Cosa prevede la documentazione per il rimborso?
Per poter usufruire di questo rimborso, i militari devono produrre la documentazione relativa al viaggio e al soggiorno effettuati successivamente alla concessione della licenza stessa, con tutti gli eventuali dettagli collegati alle relative spese da restituire. Il pagamento avviene entro i termini previsti dalla legislazione vigente e le modalità cambiano leggermente a seconda delle circostanze specifiche.
Il richiamo dalla licenza ordinaria per imprescindibili esigenze di impiego prevede il diritto al rimborso delle spese anticipate per il periodo di licenza non goduto. Inoltre, viene corrisposta una indennità pari a quella prevista in occasione dei servizi isolati fuori sede; c’è, infine, la possibilità di ottenere il rimborso delle spese di viaggio relative al rientro in sede ed eventualmente anche per il ritorno nella località dove era stata concessa la licenza ordinaria.
Le risposte ad alcune domande sulla Licenza Ordinaria
Se avete pagato un viaggio ma, per motivi di servizio, vi è stata revocata la licenza ordinaria concessa, compete a voi il rimborso delle spese sostenute in relazione al mancato viaggio e soggiorno. Se non avete lavorato un anno intero, cioè tutti e 12 i mesi, ma solo una parte di esso, avete diritto a una licenza proporzionale al servizio prestato: un dodicesimo di licenza annuale ogni mese di servizio e le frazioni di mese superiori a 15 giorni si considerano come un mese completo. Se non siete riusciti a fruire di tutta la licenza nell’anno di spettanza, questa deve essere fruita entro i 18 mesi successivi. Tuttavia, in caso di motivate esigenze personali, il dipendente ha la facoltà di fruire della licenza residua entro i 18 mesi successivi all’anno di spettanza.
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