Quattro poliziotti devolvono il risarcimento per oltraggio alla famiglia di un collega in difficoltà
(ASAPS) A volte si riescono a raccontare, interessandosi dei problemi legati alla sicurezza stradale e alla Specialità, episodi davvero toccanti e dallo spessore talmente profondo da farli sembrare usciti dalla penna di qualche romanziere d’altri tempi.
Quello che è successo a Giulianova potrebbe, e dovrebbe, diventare il simbolo, il significato di cosa voglia dire appartenere alla famiglia della Stradale e sentire la divisa come una seconda pelle.
Quello che è successo a Giulianova potrebbe, e dovrebbe, diventare il simbolo, il significato di cosa voglia dire appartenere alla famiglia della Stradale e sentire la divisa come una seconda pelle.
Quattro poliziotti, tutti iscritti alla nostra Associazione, nell’espletamento del proprio lavoro erano rimasti vittime di un episodio di oltraggio che era terminato con una denuncia e relativo processo.
Alla fine dell’iter giudiziario il Giudice del Tribunale di Giulianova aveva condannato l’imputato al pagamento della somma di €. 2.500 a favore dei quattro che, però, si sono avvicinati al Giudice stesso chiedendo se era possibile devolvere la somma a favore di un collega, Piero Scarpone, in servizio presso la Stradale di Pineto.
Il motivo del gesto risiede nel fatto che Silvia, la figlia di Piero, sta lottando contro una grave malattia oncologica e per ricevere le cure necessarie deve essere trasferita presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Alla fine dell’iter giudiziario il Giudice del Tribunale di Giulianova aveva condannato l’imputato al pagamento della somma di €. 2.500 a favore dei quattro che, però, si sono avvicinati al Giudice stesso chiedendo se era possibile devolvere la somma a favore di un collega, Piero Scarpone, in servizio presso la Stradale di Pineto.
Il motivo del gesto risiede nel fatto che Silvia, la figlia di Piero, sta lottando contro una grave malattia oncologica e per ricevere le cure necessarie deve essere trasferita presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Il padre per stare vicino alla figlia impegnata in questa dura lotta deve sostenere viaggi e spese che stanno incidendo in maniera importante sul proprio bilancio familiare e per questo, ricordiamo, in marzo anche l’ASAPS aprì una sottoscrizione.
Il Giudice sentite le richieste dei poliziotti, dopo aver apprezzato il nobile gesto ha disposto alla Cancelleria che l’indennizzo fosse interamente girato a favore della ragazza.
Le motivazioni e il senso del gesto non dovevano ricercare il clamore della scena, quando una cosa viene fatta con il cuore è la stessa soddisfazione di aver agito nel giusto che ricompensa e gratifica.
Infatti i quatto poliziotti non hanno proferito parola e hanno continuato nel loro lavoro come nulla fosse accaduto.
Il Giudice sentite le richieste dei poliziotti, dopo aver apprezzato il nobile gesto ha disposto alla Cancelleria che l’indennizzo fosse interamente girato a favore della ragazza.
Le motivazioni e il senso del gesto non dovevano ricercare il clamore della scena, quando una cosa viene fatta con il cuore è la stessa soddisfazione di aver agito nel giusto che ricompensa e gratifica.
Infatti i quatto poliziotti non hanno proferito parola e hanno continuato nel loro lavoro come nulla fosse accaduto.
Tutto sarebbe rimasto nel silenzio ma quando, per ragioni di ufficio, il dirigente della Sezione Polizia Stradale di Teramo, dr.ssa Lara Panella, Socia Asaps, ha saputo del gesto di altruismo ha ritenuto opportuno informarne il dirigente del compartimento Polizia Stradale Abruzzo dr. Mario Nigro.
In maniera riservata, e senza il clamore delle cronache, hanno convocato tutti negli uffici della Sezione per la consegna dell’assegno e per riservare il giusto plauso ai quattro poliziotti.
Così un episodio di lavoro, uno dei tanti che accadono a chi opera sulle strade e deve fronteggiare sia i pericoli che la violenza e la prepotenza di alcune persone, si è trasformato, non per magia ma per altruismo, in qualcosa di concreto per un collega in grave difficoltà.
In maniera riservata, e senza il clamore delle cronache, hanno convocato tutti negli uffici della Sezione per la consegna dell’assegno e per riservare il giusto plauso ai quattro poliziotti.
Così un episodio di lavoro, uno dei tanti che accadono a chi opera sulle strade e deve fronteggiare sia i pericoli che la violenza e la prepotenza di alcune persone, si è trasformato, non per magia ma per altruismo, in qualcosa di concreto per un collega in grave difficoltà.