QUANDO LE PULIZIE IN CASERMA LE FACEVANO LE GIOVANI RECLUTE
Un interessante spunto di riflessione sulla Leva militare e sulla formazione dei giovani 18enni di un tempo ci è offerta dal sito di informazione Booble.it.
“CONFINTESA Catania, ha proclamato lo stato di agitazione del personale di una ditta, la Lamper SRL, che si occupa delle pulizie nelle basi della Marina Militare della Regione Sicilia.
All’origine dello stato di agitazione una serie di problematiche che da anni investono il personale della Ditta appaltatrice; amplificate dalla pubblicazione di un bando indetto dalla Direzione Commissariato Marina Militare di Augusta, nel quale è stato utilizzato il criterio del massimo ribasso, in violazione delD.L.gs 50/2016 che, attuando le Direttive dell’UE, riordina la disciplina in materia di contratti pubblici, relativi a lavori, servizi e forniture.
“La mancata applicazione della nuova normativa sui contratti di appalto, favorisce l’assegnazione degli stessi sulla base del risparmio piuttosto che su criteri di qualità. Tutto ciò può avere delle enormi ricadute economiche sui dipendenti e sulle loro famiglie” dichiara il Segretario di CONFINTESACatania, Rosario Crisci.”
Sapere che da anni le pulizie sono delegate a terzi e peggio ancora che da oggi, grazie alle direttive dell’Unione Europea, gli appalti potrebbero essere assegnati con criteri di massimo ribasso, ci fa rabbrividire. Senza pensare a servizi segreti deviati o alla malavita organizzata, il solo fatto di avere a difesa del nostro territorio e del nostro mare basi le cui pulizie sono delegate a personale civile ci pone degli interrogativi sul se sia stato una buona idea togliere la leva obbligatoria per i giovani 18enni. Un anno di Esercito, di Marina o di Aeronautica serviva al ragazzo per conoscere posti d’Italia altrimenti mai visitati, serviva a conoscere persone nuove ed a radicare nell’essere umano un forte senso dello Stato. Tutto questo oggi si fa solo per soldi e per soldi le guerre si possono solo perdere vendendosi al miglior offerente