Presentato il bombardiere strategico stealth B-21Raider, il primo aereo di sesta generazione al mondo
Gli Stati Uniti hanno presentato un nuovo bombardiere strategico nucleare, a 30 anni dal precedente. Si tratta del primo aereo di sesta generazione al mondo e il più tecnologicamente avanzato, sotto tutti i punti di vista. Il velivolo, attualmente ancora nella fase di sperimentazione e sviluppo, si chiama B-21 Raider, un nome che ha un duplice significato: il 21 si riferisce al fatto che si tratta del primo bombardiere del 21esimo secolo, mentre il termine Raider è un omaggio alla missione “Doolittle Raid” o “Tokyo Raid” della Seconda Guerra Mondiale guidata dal tenente colonnello James “Jimmy” Doolittle, che al comando di 16 bombardieri B-25 Mitchell attaccò obiettivi militari e industriali in Giappone. La lettera B richiama invece la famiglia dei bombardieri strategici americani attualmente in servizio: il Rockwell B-1 Lancer, il Northrop Grumman B-2 Spirit e il Boeing B-52 Stratofortress, che nel prossimo futuro saranno affiancati e poi totalmente sostituiti dall’avveniristico B-21 Raider.
L’aereo è stato presentato in pompa magna dall’aviazione militare degli Stati Uniti (U.S. Air Force) e dalla Northrop Grumman, azienda di 90mila dipendenti specializzata in tecnologie aerospaziali e di difesa. Aveva già progettato il bombardiere subsonico B-2 Spirit, quello che fino ad oggi era considerato l’aereo più avanzato al mondo. Il B-2, dalle inconfondibili linee stealth per celarsi ai radar nemici, probabilmente resterà (ancora) il più costoso, dato che il costo medio alla fine degli anni ’90 era di circa 740 milioni di dollari per esemplare, equivalenti a oltre 1,3 miliardi di dollari attuali. Per il B-21 Raider si stima invece un costo per unità di 639 milioni di dollari (calcolo del 2019).
Il velivolo è stato svelato – letteralmente – in diretta streaming in un gigantesco hangar dello stabilimento 42 di Northrop Grumman a Palmdale, in California. È stato mostrato solo frontalmente, in modo da tenerne nascosti diversi dettagli tecnici, come ad esempio la sagoma delle ali e la zona dei propulsori. I motori dovrebbero essere gli stessi equipaggiati sui discussi F-35, ma non è noto se abbiano caratteristiche peculiari. Esteticamente il velivolo è simile al predecessore B-2, dunque ha un aspetto da “astronave aliena”, ma con dimensioni più contenute e un diverso taglio dei finestrini, piccolissimi e sviluppati per massimizzare le doti elusive. Il progetto è comunque ancora strettamente classificato e si conosce poco o nulla, sia delle effettive tecnologie impiegate che degli armamenti che il bombardiere strategico potrà sfruttare sul campo.
Sappiamo però che il B-21 potrà trasportare sia testate nucleari che convenzionali a lungo raggio, con estreme capacità elusive nei confronti delle difese aeree nemiche. Sarà dotato di tutte le più avanzate tecnologie in ambito digitale e militare, con l’obiettivo di primeggiare nell’intelligence, nella sorveglianza e soprattutto nella deterrenza. Anche i materiali impiegati rappresentano l’eccellenza in aeronautica. “Il B-21 Raider costituisce la spina dorsale del futuro per la potenza aerea statunitense, guidando una potente famiglia di sistemi che offrono una nuova era di capacità e flessibilità attraverso l’integrazione avanzata di dati, sensori e armi. Le sue capacità di sesta generazione includono stealth, vantaggio informativo e architettura aperta”, ha spiegato Northrop Grumman in un comunicato stampa.
L’aereo è inoltre pensato per essere costantemente connesso alla rete e accogliere aggiornamenti in grado di far avanzare le sue già futuristiche doti militari, permettendo anche l’equipaggiamento di armi che non sono state ancora inventate. Non c’è da stupirsi che il B-21 Raider è progettato per sostituire tutti i bombardieri strategici nucleari in dotazione alla U.S. Air Force, già i più avanzati al mondo. “Il B-21 Raider definisce una nuova era nella tecnologia e rafforza il ruolo dell’America nel portare la pace attraverso la deterrenza”, ha dichiarato la dottoressa Kathy Warden, presidente e amministratrice delegata di Northrop Grumman dal 2019.
Il velivolo presentato in California è già stato completato e nelle prossime settimane sarà sottoposto a numerosi test definiti “statici” per verificare che tutti i sistemi e i sottosistemi funzionino correttamente. Poi, il prossimo anno, eseguirà un volo di prova fino alla base aerea di Ellsworth, in Sud Dakota, dove le flotte di questi futuristici velivoli dovrebbero essere stanziate. Attualmente la U.S. Air Force ne ha ordinati un centinaio, ma l’obiettivo è arrivare a 200; le prime consegne dovrebbero avvenire attorno alla metà di questo decennio. Al momento Northrop Grumman è al lavoro su diversi esemplari che faranno parte dei programmi di test attesi, prima di avviare la produzione vera e propria. “Questo bombardiere è stato costruito contando su una base di forte sostegno bipartisan al Congresso. E grazie a questo supporto, presto faremo volare questo aereo, lo testeremo e poi passeremo alla produzione”, ha spiegato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd J. Austin III.
C’è chi ipotizza che un aereo del genere possa diventare decisivo in un eventuale conflitto con la Cina, che gli Stati Uniti considerano l’unica vera superpotenza con cui doversi confrontare in futuro. Uno scontro militare tra i due colossi avrebbe conseguenze planetarie – sarebbe sinonimo di Terza Guerra Mondiale – e la speranza è che non si arrivi mai al punto di non ritorno, trovando compromessi anche sui punti di frizione più spinosi, come Taiwan. È in questo scenario di instabilità geopolitica, che il nuovo velivolo si inserisce come punta di diamante della deterrenza. Ma non solo. “Con il B-21, l’aeronautica americana sarà in grado di scoraggiare o sconfiggere le minacce in qualsiasi parte del mondo”, ha chiosato Tom Jones, dirigente di Northrop Grumman Aeronautics Systems.