“Premiate Nistri, ma anche il carabiniere Casamassima”. La risposta dell’appuntato:”Non voglio premi e medaglie. Voglio tornare a fare il mio lavoro”
Magherini ha pubblicato una lunga lettera sulla sua pagina Facebook indirizzata a Dario Nardella in vista della cerimonia prevista per il 9 marzo prossimo. Ecco la lettera:
In questi anni difficili di lotta per fare avere giustizia a Riky, non abbiamo mai pensato all’Arma come la nostra nemica. Anzi ho sempre ritenuto che chi indossa quella divisa debba farlo con onore, come lo faceva mio nonno.
Chi sbaglia deve essere punito e deve cambiare mestiere. Punto.
Senza quel corporativismo e spirito di gruppo che spesso è nemico della Verità.
Il Generale dell’Arma dovrebbe sempre ribadire questi concetti.
“Chi sa parli”, “Chi parla sarà promosso di grado”. Si perché spesso si tratta di veri e propri muri di gomma.
Devi sapere, caro Dario, che nel processo Cucchi questo muro é caduto grazie a Riccardo Casamassima, un semplice appuntato dei Carabinieri.
Lui ha parlato, si è ribellato al sistema.
Un gesto eroico che ha aperto il vaso di Pandora. Dopo le sue testimonianze altri carabinieri hanno seguito il suo esempio. Facendo emergere tutto il marcio di un sistema, al quale dobbiamo ribellarci per non esserne complici.
Ecco mi aspettavo da semplice cittadino che per l’appuntato Casamassima ci fosse una promozione decretata dai vertici dell’Arma. Un’onorificenza. Un segnale.
Purtroppo é successo proprio il contrario e quello che dovrebbe essere un eroe dei nostri tempi lo hanno messo ad aprire e chiudere le porte con lo stipendio ridotto e con mille difficoltà che capirai bene.
Il Generale Nistri non hai mai parlato di Casamassima come un esempio da seguire. Diamo al nostro Generale la possibilità di farlo.
Ti propongo, caro Dario, di premiare anche l’appuntato Casamassima insieme al suo Superiore. A Firenze, la città di Riky.
Sarebbe un grande segnale per la nostra Nazione e per tutta l’Arma, sempre se il Generale é d’accordo.
La risposta dell’appuntato Casamassima:
“Io ho fatto il mio dovere da padre da uomo e da carabiniere ho detto la verità anche se scomoda . Una verità che a oggi visto l andamento del processo nessuno può più mettere in discussione.
Non voglio premi e medaglie.
Voglio tornare a fare il mio lavoro .
DOPO la testimonianza mi hanno trasferito.
Sindaco Nardella ora le dico alcune cose.
DOPO essere stato per 15 anni per strada e aver operato centinaia d arresti d’iniziativa oggi apro e chiudo una porta.
DOPO la testimonianza spendo 400 euro al mese per andare al lavoro.
DOPO la testimonianza ho subito oltre 10 procedimenti disciplinari di cui 3 di rigore . Ho le prove audio che dimostrano che un processo di rigore sia stato fatto a tavolino.
DOPO la testimonianza al Comando Generale mi hanno detto che non potrò lavorare più per strada almeno per ora.”