Polizia Postale: ecco di cosa si occupa e come lavora
Spesso e volentieri, magari durante un telegiornale, si sente parlare di polizia postale e delle comunicazioni (chiamata per comodità semplicemente polizia postale): ebbene, si tratta di un corpo specializzato che fa parte della Polizia di Stato italiana, il cui obiettivo è quello di portare avanti la repressione di reati che riguardano l’impiego di mezzi di comunicazione.
Complessivamente, si può evidenziare come la polizia postale vada a garantire una stretta tutela in riferimento alla sicurezza e alla regolarità correlate ai vari servizi che vengono offerti nel mondo delle telecomunicazioni. È interessante mettere in evidenza come la Polizia Postale vada ad operare sempre e comunque in stretta collaborazione con altre forze armate, come ad esempio Carabinieri e Polizia di Stato, ma anche Guardia di Finanza.
Polizia Postale e crimini informatici
Scendendo un po’ più nello specifico, la Polizia Postale è un reparto specializzato che si occupa di prevenzione, gestione e repressione di tutti i vari illeciti che vengono commessi a livello penale e amministrativo nel settore delle comunicazioni. Nel corso degli ultimi decenni, opera anche per prevenire, controllare e reprimere le attività di carattere criminoso che vengono commesse online che si possono definire, in termini più generali, crimini informatici.
Nel corso degli ultimi decenni, come abbiamo detto, ci sono sempre più persone che puntano e scommettono online. Se ci sono indubbiamente tantissime piattaforme sicure e affidabili, come ad esempio NetBet, bisogna sottolineare come, in questa giungla inesplorata che corrisponde al mondo del gambling sul web, ci siano anche numerosi portali che, al contrario, si possono considerare una vera e propria trappola per gli utenti. La Polizia Postale, in tal senso, è chiamata a svolgere un’attività di controllo della rete, con l’intento di andare alla scoperta di tutti quei portali che operano offrendo servizi dedicati al gioco d’azzardo online, ma che non sono autorizzati da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in cui la privacy e le transazioni economiche degli utenti sul conto di gioco sono a forte rischio e non sono protette in maniera adeguata.
Quali sono le altre materie in cui opera la Polizia Postale
Un’altra materia su cui è chiamata, purtroppo, spesso a intervenire la polizia postale riguarda tutti quei reati di pedopornografia, in cui si verifica la diffusione dei vari contenuti a carattere pedopornografico mediante il web. In questi casi, si indaga anche su tutte quelle attività che riguardano tale materiale, tra cui l’acquisto, la vendita e il commercio di tali contenuti illeciti, così come anche la semplice detenzione. È importante mettere in evidenza come la Polizia Postale sia la sola che può vantare la delega per l’acquisto simulato di materiale, in maniera tale da poter indagare e scovare i gestori, ad esempio, di un portale che diffonde e vende materiale pedopornografico.
Si sente spesso parlare anche della minaccia legata al cyberterrorismo. In poche parole, la Polizia Postale va a indagare chi si cela dietro la diffusione di varie tipologie di minacce informatiche, come ad esempio malware piuttosto che virus, inclusi chiaramente anche tutti quei software che hanno come obiettivo principale quello di sfruttare falle nella privacy degli utenti o che hanno un intento di provocare una serie di danni e problemi a livello economico.
Altre volte, invece, l’intento è quello di scovare traffici di download illegali, piuttosto che una serie di truffe che sono correlate ai conti presenti sul web. Nel primo caso, l’illecito viene commesse per via della violazione del copyright di opere dell’ingegno. In che modo si verifica tale reato? Nella maggior parte dei casi mediante la predisposizione di circuiti di condivisione dei vari file, un fenomeno che viene ribattezzato file-sharing, o con altri sistemi particolari. Nel secondo caso, invece, la Polizia Postale si pone come obiettivo principale quello di provare a bloccare e a sventare tutte quelle poli che vengono organizzate con l’intento di eseguire l’accesso a conti di home banking di terze persone, come ad esempio tramite la tecnica del phishing.