Polizia contro riarmo: “Servono 40mila agenti, non più spese militari”
“In un contesto europeo già delicato, segnato dalla guerra russo-ucraina e dalle implicazioni di una crescente militarizzazione, esprimiamo come segreteria nazionale Silp Cgil forte preoccupazione per l’annuncio di un possibile aumento delle spese militari in Italia e in Europa. La Commissione Europea sta, infatti, considerando di mettere in campo una clausola di salvaguardia per la difesa, così da tenere fuori queste spese dal calcolo del deficit di bilancio europei. Per l’Italia si parla di un possibile incremento delle risorse investite per oltre 30 miliardi di euro. In questo quadro, riteniamo fondamentale non perdere di vista le reali esigenze dei cittadini e delle forze di polizia“.
Così Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
“Questa corsa al potenziamento delle sole spese militari si presenta come una scelta miope – dice Colapietro -, un’azione che rischia di violare il ‘silenzio di sicurezza’ che dovremmo garantire. La crescente militarizzazione della sicurezza, infatti, non è la risposta di cui la società italiana ha bisogno. Al contrario, è necessario proseguire lungo un percorso che metta al centro la sicurezza interna, considerando come prioritari gli investimenti nelle forze di polizia e nelle politiche di prevenzione e intervento sociale. Ci prepariamo a fare la guerra e poi chiudiamo commissariati di polizia e caserme dei carabinieri, abbiamo una carenza di organico tra tutte e 4 le forze dell’ordine che supera le 40.000 unità, patiamo carenze infrastrutturali e logistiche infinite”.
“Non possiamo permettere – prosegue il segretario generale del Silp Cgil – che le nostre priorità siano dettate da una logica militarista: la vera sicurezza dei cittadini non passa attraverso la militarizzazione, ma attraverso il rafforzamento di forze di polizia adeguatamente equipaggiate e supportate, in grado di rispondere alle esigenze della comunità. In un momento in cui l’Europa si trova ad affrontare sfide significative, la soluzione non può e non deve essere quella di un aumento indiscriminato delle spese militari, bensì una strategia concertata che tenga conto delle reali necessità della nostra società. È tempo di investire nella sicurezza dei cittadini, di costruire una comunità coesa e forte, capace di affrontare qualsiasi minaccia, sia essa interna che esterna. Il Silp Cgil – conclude – ribadisce il proprio impegno per una sicurezza che non abbracci la logica della paura, ma che si fondi invece su valori di inclusione, protezione e rispetto della legalità”.
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