POLIZIA: BANDITI NUOVI CONCORSI QUANDO C’È UN ESERCITO DI RAGAZZI PRONTI AD ENTRARE
(di Lorenzo Lamperti) – La crisi morde, i tagli alla sicurezza sono sempre più allarmanti. Eppure si spendono soldi per nuovi concorsi quando c’è un intero esercito di ragazzi pronti per entrare in Polizia.
Non si tratta solo degli idonei, ma anche e soprattutto delle cosiddette seconde aliquote, vale a dire 1500 ragazzi che stanno subendo, a loro dire, “una discriminazione ingiustificata da parte dello Stato”.
CHI SONO LE SECONDE ALIQUOTE – Migliaia di giovani già vincitori di concorsi nella Polizia di Stato che oggi vengono pagati per fare i militari. Ecco chi sono le cosiddette seconde aliquote. Giovani bloccati da un norma nata una decina di anni fa con l’obiettivo di rimpolpare le Forze Armate con quello che in molti chiamano un “trattenimento coatto”. Se si ha la bravura di vincere un concorso, infatti, non è purtroppo detto che si venga chiamati subito a fare parte del corpo per il quale si è affrontata la selezione. Sono in tanti a diventare un Vfp4, le seconde aliquote appunto, che verranno assunti nel corpo prescelto solo dopo aver prestato servizio nell’esercito come volontari in ferma quadriennale. Un meccanismo che è stato applicato nei quattro concorsi per Agente di Polizia banditi dal Ministero dell’Interno, il primo nel 2006 per 1.507 posti, il secondo nel 2008 per 907 e infine nel 2010 per 1.600. In tutti i casi è stato applicato l’art. 16, comma 4, della legge 23 Agosto 2004 n. 226, il quale prevede che “dei concorrenti giudicati idonei e utilmente collocati nella graduatoria, di cui al comma 3, il 55% (prima aliquota, n.d.r) è immesso direttamente nelle carriere iniziali del ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato e che il restante 45% (seconda aliquota, n.d.r.) è immesso nel medesimo ruolo, dopo aver prestato servizio nelle Forze Armate in qualità di volontario in ferma prefissata quadriennale”.
LA PROTESTA – Ma le seconde aliquote non ci stanno e ritengono che la normativa sia stata disapplicata, o meglio applicata in maniera opportunistica, generando così disparità di trattamento. In deroga all’art. 16 della legge del 2004 non si sono applicate le percentuali previste dalla legge in occasione del concorso da 1.600 posti del 2010, applicando il 72% e non il 55 per la prima aliquota, e per quello da 2.800 posti bandito nel 2011,con il 91% – e ancora una volta non il 55% -, immediatamente incorporato nel ruolo come Agente. Stessa procedura è stata applicata per il nuovo concorso da Allievo Agente uscito a Marzo del 2013 per 964 posti, ove ora fa riferimento l’art. 2199 e non più l’art. 16 come i precedenti. Secondo i Vfp4 una decisione sbagliata, che lascia ingiustamente parcheggiati nelle Forze armate 1550 ragazzi, tra l’altro resi precari perché alla fine dei quattro anni verranno congedati-licenziati in attesa della chiamata in Polizia. Ma non finisce qui. Le seconde aliquote si lamentano anche per le disparità nei tempi di chiamata. La seconda aliquota relativa al concorso del 2006 ha dovuto attendere 2 anni, mentre quella relativa al concorso del 2008 si protrae da un anno e non si hanno riscontri che indichino un termine a breve.
PROBLEMA FORZE ARMATE – Il problema si ripercuote anche sul portafoglio dei 1500 ragazzi coinvolti perché il servizio prestato nei ruoli militari è molto meno remunerato e non prevede neppure la tredicesima. Senza contare che non forma anzianità di servizio quando poi, finalmente, si transiterà nei ruoli di Polizia. E c’è anche un altro rischio: a fronte di una idoneità che è stata riconosciuta per entrare in una forza di Polizia, nel caso che uno di questi ragazzi si produca un danno fisico durante i 4 anni di servizio militare si perde l’idoneità per l’assunzione in Polizia. Insomma, oltre il danno la beffa.
UNA SOLUZIONE ANTI-CRISI – 1500 uomini pronti all’uso ma parcheggiati. E’ il paradosso di un Paese che ormai da anni è al centro di una grave crisi economica. I fondi per le assunzioni delle seconde aliquote, denunciano i protagonisti, si trovavano nel DPCM 2010 (una somma che copriva 2.000 assunzioni) e sono invece stati stornati per altre 1.000 assunzioni, di cui 80 commissari e 920 VFB (Volontari in Ferma Breve – ossia militari – in procinto di passare in servizio permanente ed effettivo) riaprendo la graduatoria di un concorso che era stato chiuso. Insomma, sembra quasi che non si voglia prendere la decisione più facile. Come per i Carabinieri si potrebbe fare un decreto ad hoc per riposizionare le seconde aliquote nelle scuole di Polizia in meno di un mese, contribuendo a far rientrare un allarme sicurezza che anche in vista dell’Expo si fa sempre più grave.
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