Pioggia di missili su Israele. Netanyahu: ‘L’Iran la pagherà’, Teheran: ‘Ridurremo Tel Aviv in cenere’
Raid d’Israele a Khan Yunis, ‘uccisi 4 membri della famiglia di un reporter’
L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che aerei da guerra israeliani hanno bombardato stanotte la casa della famiglia del giornalista Ahmed al-Zard uccidendo almeno quattro persone a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
Secondo la Wafa le vittime sono il fratello, lo zio e due cugini del reporter, che sarebbe invece rimasto gravemente ferito nell’attacco insieme alla madre e all’altro fratello.
Iran: se Israele risponde colpiamo ogni sua infrastruttura
L’Iran colpirà “tutte le infrastrutture” di Israele se attaccato in risposta ai suoi lanci missilistici di ieri: è la minaccia lanciata dal capo di Stato maggiore dell’esercito di Teheran, il generale Mohammad Bagheri.
“Se il regime sionista, che è impazzito, non è controllato dai suoi sostenitori americani ed europei e vuole continuare questi crimini o agire contro la nostra sovranità e integrità territoriale, un’operazione come quella di” ieri sera “sarà ripetuta con maggiore intensità e tutte le infrastrutture del regime saranno prese di mira”, ha detto il Bagheri alla televisione di Stato iraniana.
Media iraniani: 200 i missili lanciati ieri contro Israele
Teheran ha lanciato ieri 200 missili contro Israele, ha riferito oggi la tv di Stato iraniana. Le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano parlato da parte loro di circa 180 missili sparati dall’Iran contro il territorio dello Stato ebraico, la maggior parte dei quali intercettati.
Frammenti di missili dall’Iran sulla Giordania, danni e tre feriti lievi
Frammenti di missili iraniani sono caduti sulla Giordania, ferendo lievemente tre persone. Lo rende noto il governo di Amman.
Sono stati segnalati anche danni e le autorità stanno conducendo una valutazione della situazione, afferma il portavoce governativo Mohammad Momani citato dall’Agenzia di stampa giordana (Petra).
‘Cinque i raid effettuati stanotte da Israele sul sud di Beirut’
Sono stati almeno cinque gli attacchi israeliani che hanno colpito stanotte la periferia sud di Beirut, secondo una fonte di sicurezza libanese.
L’esercito israeliano ha detto di aver preso di mira i siti di Hezbollah e ha emesso diversi ordini di evacuazione. “Vi trovate nei pressi di pericolose strutture” del gruppo sciita “contro le quali le Idf agiranno con forza” a breve, si legge in uno degli avvertimenti che menzionava la zona di Haret Hreik.
Israele bombarda una scuola a nord di Gaza, ‘almeno 3 morti’
Aerei da guerra di Israele hanno bombardato stanotte un complesso scolastico nel nord di Gaza, quello di ‘Muscat e Rimal’.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che gli edifici colpiti venivano usati come base operativa da Hamas. L’agenzia di stampa Wafa dà notizia di almeno tre morti e 17 feriti nel raid, sottolineando che la scuola era diventata riparo per gli sfollati palestinesi.
Macron: la Francia ha mobilitato le sue forze contro la minaccia Iran
Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato “con la massima fermezza i nuovi attacchi dell’Iran contro Israele” e ha affermato che Parigi “ha mobilitato” ieri “le sue risorse militari in Medio Oriente per contrastare la minaccia” di Teheran. Lo ha dichiarato l’Eliseo, in un comunicato diffuso al termine di un consiglio di difesa.
Macron ha chiesto che “Hezbollah cessi le sue azioni terroristiche contro Israele e la sua popolazione”, ricordando che la Francia è “impegnata per la sicurezza” dello Stato ebraico. Ha inoltre chiesto alle autorità israeliane di “porre fine il più rapidamente possibile” alle loro “operazioni militari” e ha invitato più in generale “tutti gli attori coinvolti nella crisi in Medio Oriente” a “dare prova della massima moderazione”.
La Francia “organizzerà molto presto una conferenza a sostegno del popolo libanese e delle sue istituzioni”, afferma l’Eliseo. Macron ha chiesto al capo della diplomazia francese Jean-Noel Barrot di “visitare nuovamente il Medio Oriente”, viene aggiunto in un comunicato diffuso stanotte. Dopo un viaggio a Beirut nei giorni scorsi, Barrot “consulterà tutti coloro che hanno un ruolo da svolgere per avviare la riduzione della tensione e trovare soluzioni durature all’attuale crisi in tutti i suoi aspetti, in particolare per quanto riguarda la situazione in Libano e a Gaza”.
‘I raid di Israele hanno distrutto metà dell’arsenale di Hezbollah’
I recenti attacchi aerei di Israele in Libano hanno distrutto circa la metà dei missili e dei razzi che Hezbollah aveva accumulato in più di tre decenni, infliggendo un duro colpo alle capacità della milizia sciita: lo scrive il New York Times, citando anonimamente alti funzionari israeliani e americani. Per questo Hezbollah sta cercando di ottenere nuove armi dal suo sponsor, l’Iran. Ma, sottolinea il quotidiano Usa, l’arsenale del gruppo rimane formidabile, con decine di migliaia di proiettili sparsi in tutto il Libano, e un grande fuoco di fila potrebbe sopraffare il sistema di difesa Iron Dome di Israele.
Il Brasile chiede l’immediato cessate il fuoco in Libano
Il governo brasiliano ha espresso “grave preoccupazione” per le operazioni militari di terra delle forze armate israeliane in territorio libanese.
In un comunicato ufficiale, il ministero degli Esteri verdeoro, l’Itamaraty, ha citato la violazione del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
“Nel riaffermare la sua difesa del pieno rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale del Libano, il Brasile esorta Israele a fermare immediatamente le sue incursioni di terra e gli attacchi aerei su aree civili densamente popolate in quel Paese. Il governo brasiliano rinnova inoltre il suo appello a tutte le parti coinvolte affinché esercitino la massima moderazione e raggiungano, con la massima urgenza, un cessate il fuoco permanente e completo”, rende noto l’Itamaraty.
Gli attacchi aerei israeliani su varie regioni del Libano “dal 17 hanno causato la morte di oltre 1.000 persone, tra cui due adolescenti brasiliani e i loro genitori, e migliaia di feriti”, sottolinea il ministero degli Esteri del Brasile.
Sempre secondo Itamaraty, l’Ambasciata a Beirut continua a monitorare la situazione dei brasiliani, in contatto permanente, fornendo assistenza consolare di emergenza. All’inizio della giornata, era stato annunciato che un volo dell’Aeronautica militare brasiliana (Fab) decollerà dalla base dell’aeroporto Galeão di Rio de Janeiro alla volta del Libano mercoledì 2 ottobre per rimpatriare un primo gruppo di 220 persone bloccate nel paese mediorientale, dove risiedono 21.000 brasiliani.
Londra: le nostre forze hanno fatto la loro parte in Medio Oriente
Il segretario alla Difesa britannico John Healey ha condannato “l’attacco dell’Iran contro Israele”, affermando che ieri le forze del Regno Unito hanno “svolto la loro parte per prevenire un’ulteriore escalation in Medio Oriente”.
In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, Healey ha ringraziato “tutto il personale britannico coinvolto nell’operazione per il suo coraggio e la sua professionalità” e ha assicurato che Londra sostiene “pienamente il diritto di Israele a difendere il suo paese e il suo popolo dalle minacce”.
Sul suo sito web, l’agenzia di stampa britannica Reuters afferma che al momento il Ministero della Difesa di Londra non fornisce informazioni su come le forze del Regno Unito siano state coinvolte.
Israele: colpiremo stanotte con forza in Medio Oriente
sraele ha promesso che nel corso della notte tra martedì e mercoledì i suoi aerei da combattimento continueranno a colpire “con forza” nelle prossime ore “in Medio Oriente”. Lo ha dichiarato in un comunicato il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari, dopo che l’Iran ha attaccato Israele lanciando 180 missili verso il suo territorio.
“L’aeronautica militare continua a operare a pieno regime e stanotte continueremo a colpire con forza in Medio Oriente come facciamo da un anno”, ha dichiarato Hagari.
‘Evacuata una base delle milizie iraniane al confine con l’Iraq’
Il Centro siriano per i diritti umani, affiliato all’opposizione nel Paese, ha riferito che le milizie iraniane stanno evacuando il loro quartier generale dalla città di al-Bukhamal, al confine con l’Iraq, per paura di un attacco israeliano. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz.
Attacco israeliano a sud di Beirut
L’Idf ha annunciato un attacco in corso a sud di Beirut, in particolare nel quartiere di Dahiyeh, dove venerdì scorso è stato ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. “Stiamo attaccando obiettivi dei terroristi di Hezbollah”, ha precisato l’esercito israeliano in una nota.
Iran: se Israele farà errori ridurremo Tel Aviv in cenere
“L’Iran interrompe la sua operazione, ma se Israele intraprende nuove azioni, la nostra risposta sarà più potente”: lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. “Ora, i sostenitori di Israele hanno la responsabilità di fermare il regime, invece di perpetrare stupide interferenze”, ha aggiunto.
“Siamo stati capaci di distruggere Tel Aviv e Haifa durante i nostri attacchi missilistici di ieri – ha avvertito l’ex comandante della Forza Qods Ahmad Vahidi -, ma se il regime israeliano commette un errore, potremmo cambiare idea e ridurre Tel Aviv in cenere in una notte”
L’Iran attacca Israele, pioggia di missili su Tel Aviv e Gerusalemme
Violento attacco a Israele con due ondate di missili, per un totale di 180, scagliati dall’Iran. Alla popolazione è stato ordinato di entrare nei rifugi al suono delle sirene d’allarme. Gli attacchi avrebbero però avuto conseguenze limitate: l’Idf ha fatto sapere che schegge o razzi sono caduti a Tel Aviv, vicino al Mar Morto, nel sud del Paese e nella regione di Sharon. Biden ha dato indicazione all’esercito Usa di abbattere i missili dell’Iran. La Guida suprema iraniana Ali Khamenei ha fatto sapere che “l’Iran è ora in stato di guerra”, minacciando tutti i Paesi che sosterranno Israele. “L’Iran ha fatto un grosso errore stasera e ne pagherà le conseguenze”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu al gabinetto di sicurezza. A Jaffa, nel sud dell’area metropolitana di Tel Aviv, due uomini con armi automatiche e coltelli hanno colpito i passeggeri in un vagone del metrò leggero e hanno sparato sulle persone in quel momento presenti sulla banchina. Sei i morti alla fine dell’attacco.
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