Per gelosia spara pallini contro un maresciallo dei carabinieri. Il sospettato è un ex finanziere
Con la pistola ad aria compresa gli spara diversi colpi anche alla testa e poi lo colpisce ripetutamente con il calcio dell’arma prima di darsi alla fuga. La Procura dell’Aquila sta svolgendo degli accertamenti in relazione ad un’aggressione che poteva avere conseguenze più gravi per un maresciallo dei carabinieri-forestali che ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dopo essere stato improvvisamente aggredito da un uomo, a quanto pare anche lui un maresciallo in pensione della Guardia di Finanza. Il ferimento è avvenuto due giorni fa in zona Sant’Elia, nei pressi dell’abitazione del maresciallo dei carabinieri-forestali, assistito dall’avvocato Francesco Valentini.
Secondo le poche informazioni trapelate sembra che il militare oggi in pensione alla vista del collega che transitiva nei pressi dell’abitazione della donna con la quale convive, senza dire nulla abbia improvvisamente estratto la pistola ad aria compressa che portava con se, esplodendo una serie di pallini che hanno raggiunto la parte offesa in più parti del corpo, testa compresa, dove uno dei pallini si sarebbe conficcato. Non contento del ferimento già avvenuto, con il calcio dell’arma ha colpito ripetutamente il maresciallo al volto. Un’aggressione in piano stile che ha richiamato l’attenzione di un passante che è immediatamente intervenuto per fermare l’azione violenta. A quel punto l’aggressore è fuggito facendo perdere le tracce.
Dopo le cure del caso da parte dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale che hanno dichiarato guaribile il maresciallo dei carabinieri-forestali in una decina di giorni, lo stesso ha presentato denuncia all’Autorità competente. A quanto pare il ferito conosce bene il suo aggressore, in quanto lo stesso dal 2017 lo avrebbe tempestato di messaggi al telefono perché ritenuto (erroneamente) interessato alla donna. Una ossessione che ha portato il maresciallo delle Fiamme gialle in pensione a risolvere in questo modo la vicenda.
di Marcello Ianni per il Messaggero.it