Otto nuovi incursori del Comsubin entrano a far parte delle Forze Speciali della Marina Militare
Non li ha fermati nemmeno il covid. Il loro motto è “E fluctibus irruit in hostem”: dal mare irrompe sul nemico. Non si può mostrare il loro volto, non si può svelare il loro nome. Sono gli incursori del Comsubin della Marina Militare, l’eccellenza delle nostre forze speciali.
Oggi, presso il Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare alla Spezia, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone ha consegnato l’ambito “basco verde” ai neo-incursori della Marina Militare a conclusione del 71° corso ordinario. Erano partiti in 41. Alla fine di un lungo percorso formativo suddiviso in quattro fasi, combattimento terrestre, combattimento in acqua, fase anfibia, condotta di operazioni complesse, solo 8 sono stati ammessi alla cerimonia dell'”imbascamento”.
“Oggi ricevete un basco che è ambitissimo e invidiatissimo e che tutti guardano con estremo rispetto – ha detto l’ammiraglio Cavo Dragone, evidenziando come il corso ordinario Incursori abbia avuto una difficoltà in più quest’anno dovuta alle restrizioni per la pandemia in atto – È stata una precarietà che ha assillato tutti e penso quanto possa essere stato difficile portare a termine questo corso in questo contesto”.
Il G.O.I., Gruppo Operativo Incursori, è il reparto d’eccellenza delle Forze Speciali della Marina che richiederà il massimo impegno ogni giorno perché “avete abituato la Marina e il Paese a delle performance e a dei livelli qualitativi professionali ineguagliabili”, ha ricordato l’ammiraglio Cavo Dragone. Grazie alle possibilità offerte dai vari concorsi ufficiali, sottufficiali e volontari in ferma prefissata, numerosi giovani hanno potuto affrontare l’impegnativo corso formativo della durata di circa un anno caratterizzato da quattro fasi distinte, durante le quali gli allievi ricevono l’adeguata preparazione fisica e professionale di base necessaria a condurre operazioni subacquee, anfibie e terrestri che ha portato il Gruppo Scuole di Comsubin a brevettare 8 tenaci e motivati operatori.
Il corso è riservato ai militari che non abbiano superato il ventinovesimo anno di età alla data di inizio del corso, inquadrati nel ruolo ufficiali, marescialli, sergenti o nel ruolo truppa in servizio permanente; al personale volontario in ferma prefissata che non abbia superato il terzo anno di ferma alla data di inizio del corso, nonché a personale volontario a ferma annuale che abbia mostrato particolare predisposizione. Per questi ultimi il superamento del corso Incursori da titolo per il passaggio in servizio permanente effettivo.
Le prove selettive consistono in tuffo di piedi da un trampolino di 5 metri, prova di nuoto a stile libero, una corsa di 300 metri da coprire in meno di 47 secondi, trazioni alla sbarra, piegamenti sulle braccia e addominali, salita su fune di 5 metri, salto in alto. Nei giorni scorsi è iniziata l’avventura per 48 allievi aspiranti incursori. Per loro prime prove di efficienza fisica sotto lo sguardo attento degli istruttori. I migliori andranno avanti e conquisteranno l’ambito basco verde concretizzando il sogno di una vita.
Redazione articolo a cura di Ebe Pierini per il Messagero.it