Operazione Falena II: le forze speciali dell’Esercito si addestrano tra Toscana e Viterbese per affrontare le sfide dello scenario internazionale
È terminata nei giorni scorsi l’esercitazione FALENA II in cui una Special Operations Task Unit (SOTU) del 185° rgt paracadutisti Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi “Folgore” (RAO) si è addestrata tra Toscana, alto Lazio e alcuni centri urbani del viterbese, nella pianificazione e condotta di operazioni, in aree urbane e rurali, peculiari delle Forze Speciali dell’Esercito.
Gli operatori delle Forze Speciali, a premessa dell’esercitazione finale, hanno potuto visualizzare nel dettaglio i particolari degli obiettivi nemici attraverso l’utilizzo di modelli virtuali creati dal Centro di Addestramento Virtuale che ha consentito lo sviluppo della memoria cognitiva generando un effetto dejavù nel corso delle azioni sul terreno.
In una seconda fase, per consentire lo sviluppo della memoria muscolare, gli operatori hanno condotto delle prove pratiche presso la skill house.
Nell’esercitazione è stata simulata una guida del fuoco di artiglieria amica contro alcuni killer drone nemici e simultaneamente è stata condotta un’azione diretta, in ambiente urbano.
L’addestramento ha consentito alle Forze Speciali dell’Esercito di consolidare le procedure necessarie per far fronte alle attuali minacce nel complicato scenario internazionale.
Nel corso dell’esercitazione il vice comandante delle Forze Operative Terrestri e comandante dell’Area Operativa, gen. c.a. Salvatore Cuoci, accolto dal comandante del 185° RRAO, colonnello Marco Margutti e unitamente al comandante delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE) gen. b. Andrea Vicari, ha incontrato il personale esercitato.
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