Cronaca

Nuovo blitz di Ultima generazione a Milano: imbrattato il 'dito medio' di Piazza Affari

Questa mattina alcuni attivisti di Ultima Generazione hanno imbrattato l’opera L.O.V.E. – il dito medio – di Maurizio Cattelan collocata davanti al palazzo della Borsa in piazza Affari a Milano. Alla base della scultura è stato esposto uno striscione che recitava: “Stop sussidi al fossile”.

I dettagli sull’azione alla Borsa di Milano

Nuova azione del gruppo ambientalista Ultima generazione. Questa volta gli attivisti hanno agito a Milano, in Piazza Affari. A riferire i dettagli e le motivazioni dell’iniziativa è lo stesso movimento in una dettagliata nota, accompagnata da foto e video. “L’azione nonviolenta – si legge – coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario: la scultura rappresenta una mano atteggiata al saluto romano, ‘mutilata’ di tutte le sue dita, fuorché il medio, posizionata in Piazza degli Affari, di fronte al palazzo della Borsa”. L’opera di Maurizio Cattelan è stata imbrattata con vernice arancione lavabile, la stessa utilizzata dagli attivisti nell’ultima iniziativa del gruppo: il blitz contro la facciata di Palazzo Madama a Roma, sede del Senato.

“Con l’azione nonviolenta di questa mattina, proprio nella settimana in cui in Germania si tenta di sgomberare il villaggio di Lutzerath per espandere una miniera di carbone della multinazionale tedesca Rwe finanziata anche da Intesa San Paolo e Unicredit – si legge nella nota – Ultima Generazione vuole richiamare l’attenzione su come le scelte dei decisori politici e finanziari siano ancora lontane da un’ottica di sostenibilità e da una giusta visione di futuro“.

“Lo facciamo per mandare – ha spiegato un attivista – un messaggio chiaro: questo è un luogo simbolo dell’indifferenza rispetto al collasso climatico ed ecologico, qui si muovono molti soldi che vanno alle industrie del fossile”. “Quando capisci che la tua auto sta andando a schiantarsi e chi è alla guida non se ne sta preoccupando – ha aggiunto un altro partecipante al blitz – a un certo punto ti attivi. Arriva il momento in cui ognuno a bordo deve assumersi la responsabilità del futuro di tutti e noi stiamo vivendo questo punto di rottura”. Ho 39 anni, un figlio e un buon lavoro in una solida azienda, il mio posto usuale è a una scrivania bianca pulita. Eppure oggi è molto più normale essere qui, con la vernice, insieme a questi ragazzi che dimostrano un grande senso di realtà”.

Le altre iniziative di Ultima generazione

Le azioni della rete ambientalista sono cominciate il 22 luglio scorso, quando due attivisti di Ultima Generazione si sono letteralmente incollati al vetro della Primavera di Sandro Botticelli, all’interno del Museo degli Uffizi. La scelta del quadro non è stata casuale. “All’interno dell’opera sono dipinte più di cinquecento specie vegetali. Davanti al collasso ecoclimatico, potremo mai vedere una primavera così?”, affermava una delle portavoci.

Così come la scelta della scultura Forme Uniche della Continuità nello Spazio di Umberto Boccioni: “Futurismo senza Futuro!”, titola il volantino distribuito dagli attivisti in questa seconda azione, dove le dita degli ecologisti si sono incollate questa volta sulla base dell’opera, esposta nel Museo del Novecento di Milano. Anche qui: “L’arte deve essere un aiuto alla nostra lotta”, scandiscono gli attivisti. Modalità simili per la terza azione ad agosto verso il Laocoonte, nei Musei Vaticani.

Nella quarta azione, gli attivisti si sono incatenati alle balaustre che delimitano il percorso dei visitatori all’interno della Cappella degli Scrovegni di Padova, il 21 agosto scorso. Solo due settimane dopo si sono incollati di nuovo al vetro de La Tempesta di Giorgione alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Poi ci sono sono stati il lancio di una zuppa di piselli sul Seminatore al Tramonto di Vincent Van Gogh a Palazzo Buonaparte, a Roma – sulla scia di un’azione simile compiuta a Londra da Just Stop Oil – e il lancio della farina sulla Bmw M1 dipinta da Andy Warhol, in mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano, il 18 novembre. L’ultima azione prima di quella già citata al Senato, era stato infine il blitz al Teatro alla Scala di Milano il 7 dicembre, a poche ore della Prima che avrebbe inaugurato la stagione operistica.

Al costo di meno di un caffè al mese potrai leggere le nostre notizie senza gli spazi pubblicitari ed accedere a contenuti premium riservati agli abbonati – CLICCA QUI PER ABBONARTI

Source link

error: ll Contenuto è protetto