NUOVI ARMAMENTI PER IL PROGETTO “SOLDATO FUTURO” DELL’ESERCITO ITALIANO. IN CORSO LE PRIME ASSEGNAZIONI IN VIA DI SPERIMENTAZIONE
Nel corso delle interrogazioni a risposta immedata in Commissione Difesa, Tatiana BASILIO (M5S) ha illustra l’interrogazione riguardante una commessa per la fornitura di equipaggiamento completo all’Esercito italiano. Nella fattispecie i quotidiani Il Sole24ore e Il Giornale di Brescia del 16 aprile 2016 riportano le affermazioni di Franco Gussalli Beretta, vice presidente della ditta Beretta di Gardone Val Trompia, secondo il quale la Beretta fornirà all’Esercito italiano «un equipaggiamento completo: arma, nuovo sistema di puntamento, indumenti tecnici»; secondo lo stesso industriale «la commessa è in corso di finalizzazione ed è una parte importante del fatturato atteso l’anno scorso»; di tale commessa verosimilmente molto onerosa considerando che viene definita una «parte importante del fatturato» dell’azienda, il cui giro d’affari nel 2013 è stato di circa 680 milioni di euro, non risulterebbe traccia nei bandi o negli avvisi di forniture del Ministero della difesa, né essa sembra rientrare nei programmi relativi al rinnovamento e all’ammodernamento dei sistemi d’arma, delle opere, dei mezzi e dei beni destinati alla difesa nazionale; la parlamentare sottolinea come non sia stato acquisito il parere delle competenti commissioni parlamentari su un’importante commessa relativa alla fornitura di un equipaggiamento completo per l’Esercito italiano.
Il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, risponde:
Per affrontare con immediatezza i quesiti posti, rendo noto che non risulta siano stati perfezionati atti relativi ad alcun tipo di commessa con la Ditta Beretta nei termini prospettati dall’interrogante né risulta, conseguentemente, esser stato pubblicato alcun bando di gara e/o emesso alcun decreto ministeriale sulla materia. Si sottolinea, in questa sede, come elemento di informazione, che nell’ambito del « Programma Forza NEC », è attivo da diversi anni il progetto « soldato futuro », per il quale la Società Leonardo-Finmeccanica è Prime Contractor e la Società Beretta è subfornitore necessario insieme ad altre industrie nazionali.
In tale contesto, sono in corso di acquisizione tramite il « primo appaltatore », un numero di esemplari ad uso di sperimentazione, validazione operativa ed attività di Risk Reduction, attività che costituiscono la necessaria premessa di future acquisizioni, peraltro non ancora programmate, il cui iter seguirà quanto previsto dal Codice dell’ordinamento militare. Si precisa che il « Programma Forza NEC » è stato approvato con decreto del Ministro della difesa n. 1 del 9 aprile 2009 e registrato alla Corte dei Conti il 27 maggio 2009, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Il programma FORZA NEC
Forza NEC, acronimo di Network Enabled Capabilities, è un progetto congiunto Difesa-Industria, nato per abbattere i tempi di comunicazione e di acquisizione delle informazioni, che da sempre rappresentano una criticità nella condotta delle operazioni militari per mezzo di nuove tecnologie informatiche.
La pianificazione, che si colloca a livello interforze, mira a creare una forza composta di tre brigate medie digitalizzate, prima delle quali la Pinerolo, con l’ammodernamento di tutte le componenti.
La filosofia del progetto Forza NEC si riassume in sintesi nella possibilità di collegare, in maniera diretta e immediata, ogni singolo soldato con il centro decisionale. Il militare sul terreno potrà così accedere a banche dati come se fosse davanti al proprio PC, potrà comunicare inviando messaggi facilmente componibili, sarà in grado di vedere di notte come di giorno e di inviare immagini a tutte le unità collegate in rete.
Il progetto è ambizioso e la prima tappa per la sua realizzazione passa per la Brigata Pinerolo che con gli uomini che la compongono sono l’avanguardia del progetto Soldato Futuro, paradigma cui la Forza Armata tende con la realizzazione di un ponte verso la futura Forza integrata terrestre.
Il progetto “SOLDATO FUTURO”
Incrementare l’efficienza operativa delle minori unità esaltando ed integrando le aree capacitive fondamentali del combattente appiedato: letalità, sopravvivenza, Comando e Controllo, mobilità e autonomia.
Tale incremento è stato perseguito nel quadro degli orientamenti NATO nel settore, al fine di conferire ai singoli combattenti ed alle unità una totale interoperabilità sia interforze sia in contesti d’impiego multinazionali.
Lo sviluppo di equipaggiamenti individuali innovativi completamente integrati tra loro ha condotto alla realizzazione di un “sistema soldato”, basato sulla sinergia uomo-dotazione, idoneo ad assolvere i compiti derivanti dai profondi mutamenti intervenuti nello scenario internazionale.
Il sistema è caratterizzato da modularità, flessibilità ed espandibilità, pertanto risulta efficacemente configurabile in funzione delle diverse situazioni d’impiego e progressivamente aggiornabile alla luce delle innovazioni tecnologiche nei singoli settori. La sua integrazione nel sistema automatizzato di Comando e Controllo consentirà inoltre il completo inserimento delle unità, fino ai minimi livelli, nel processo di digitalizzazione dei nuovi contesti operativi.