Nuove regole di comportamento per i dipendenti pubblici: tecnologie informatiche e social media sotto la lente
Novità nel Regolamento sul Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Con il Decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2023, n. 81, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29 giugno 2023, sono state introdotte importanti modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante il “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”. Questo nuovo Regolamento, entrato in vigore il 14 luglio 2023, comprende anche una sezione dedicata all’utilizzo corretto delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte dei dipendenti pubblici, con l’obiettivo di tutelare l’immagine della pubblica amministrazione.
Il Regolamento prevede alcune importanti novità che riguardano principalmente l’utilizzo delle tecnologie informatiche e dei social media da parte dei dipendenti pubblici. Di seguito, riportiamo le principali modifiche introdotte:
Articolo 11 bis – “Utilizzo delle tecnologie informatiche”
Questa disposizione mira a rafforzare la protezione dell’organizzazione amministrativa attraverso l’attribuzione ai responsabili di struttura della facoltà di svolgere gli accertamenti necessari e adottare ogni misura per garantire la sicurezza e la protezione dei sistemi informatici, delle informazioni e dei dati. Le modalità di svolgimento di tali accertamenti sono stabilite mediante linee guida adottate dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), previa consultazione del Garante per la protezione dei dati personali. Inoltre, viene disciplinato l’uso di dispositivi elettronici personali, richiedendo il rispetto delle migliori pratiche e degli standard nazionali, europei e internazionali per la protezione delle reti, nonché la diffusione di linee guida sull’uso sicuro dei dispositivi, compresi webcam e microfoni, previa informazione alle organizzazioni sindacali. Si specifica che l’uso di account istituzionali è consentito solo per scopi legati all’attività lavorativa e non deve compromettere la sicurezza o la reputazione dell’amministrazione. L’uso di caselle di posta elettronica personali è in genere vietato per attività o comunicazioni relative al servizio, salvo casi di forza maggiore in cui il dipendente non possa accedere all’account istituzionale. I dipendenti sono responsabili dei contenuti dei messaggi inviati e devono aderire alle modalità di firma dei messaggi di posta elettronica definite dall’amministrazione. Inoltre, è consentito l’utilizzo degli strumenti informatici forniti dall’amministrazione per svolgere brevi attività personali in sede di lavoro, purché non interferiscano con i compiti istituzionali. È vietato inviare messaggi di posta elettronica, sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione, che siano oltraggiosi, discriminatori o possano in qualsiasi modo compromettere l’amministrazione.
Articolo 11 ter – “Utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media”
Questa disposizione riguarda l’utilizzo dei social media da parte dei dipendenti pubblici. Si richiede che i dipendenti adottino cautela affinché le proprie opinioni o giudizi su eventi, cose o persone non siano attribuibili direttamente all’amministrazione di appartenenza. È vietato fare interventi o commenti che possano nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale. Le comunicazioni che riguardano direttamente o indirettamente il servizio di norma non devono avvenire tramite conversazioni pubbliche su piattaforme digitali o social media, a meno che l’uso dei social media sia necessario per scopi istituzionali. I dipendenti non possono divulgare o diffondere documenti, inclusi documenti istruttori e informazioni di cui hanno la disponibilità, al di fuori del loro rapporto di lavoro con l’amministrazione e in violazione delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di trasparenza.
Il personale dirigente
Per quanto riguarda il personale dirigente, gli articoli 13 e 15 del DPR n. 62/2013 sono stati integrati per ampliare la responsabilità dei dirigenti nella crescita professionale dei collaboratori, favorendo la formazione in etica pubblica e promuovendo opportunità di sviluppo sia all’interno che all’esterno della struttura. Si pone maggiore attenzione all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, età e condizioni personali come parametri di gestione e organizzazione del personale.
Le violazioni di queste nuove disposizioni, così come degli altri doveri previsti dal codice, possono essere oggetto di sanzioni disciplinari in base al procedimento disciplinare, con un’attenzione particolare alla gravità del comportamento e al pregiudizio derivante per il decoro o il prestigio dell’amministrazione.
Si sottolinea l’importanza di rispettare il Regolamento e di fornire informazioni a tutti i dipendenti affinché ne siano a conoscenza e lo osservino attentamente.
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