Non si fermò all’alt e denunciò il carabiniere che lo aveva fermato dopo inseguimento. Appuntato scagionato da tutte le accuse
Scagionato da tutte le accuse un appuntato scelto dei carabinieri, difeso dal legale Francesco Nicoletti, nei cui confronti era stata sporta una denuncia dal contenuto gravissimo che lo accusava di lesioni, abuso d’ufficio ed estorsione.
I fatti. La vicenda trae origine da un episodio verificatosi nel settembre 2018 quando un noto imprenditore del territorio non si era fermato all’alt intimato da una pattuglia dei carabinieri lungo la strada statale 106. Da qui l’inseguimento da parte dei militari che si era protratto per qualche chilometro finché il conducente, immessosi in una strada sterrata e senza via d’uscita, fu costretto ad arrestare la marcia del veicolo. Secondo la versione dell’imprenditore, che si trovava in auto con un proprio dipendente, a questo punto si sarebbe verificata una vera e propria aggressione da parte dell’appuntato scelto dei carabinieri, per come riferito nella dettagliata denuncia sporta indicando anche diversi testimoni.
Nello specifico, l’uomo sosteneva di essersi qualificato come imprenditore e di aver nell’immediatezza giustificato la fuga riferendo di non essersi accorto dell’inseguimento per il notevole traffico in corso in quel momento sulla strada statale 106 e che, nonostante ciò, il militare aveva aperto lo sportello puntandogli la pistola alla tempia e ingiuriandolo.
Non solo. Secondo il racconto dell’imprenditore, l’appuntato scelto gli avrebbe poi sferrato due pugni e lo avrebbe scaraventato a terra prima che venisse ammanettato nonostante l’uomo riferisse di sentirsi male e di temere l’insorgere di un infarto. Dalla denuncia aveva preso il via una scrupolosa e approfondita attività d’indagine con l’audizione di tutti i testi presenti al momento dei fatti, indicati dallo stesso imprenditore. All’esito di tale attività il Pubblico Ministero procedente formulava richiesta d’archiviazione alla quale l’imprenditore si opponeva con una articolata richiesta. Dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Castrovillari si è quindi celebrata l’udienza camerale nel corso della quale l’imprenditore, rappresentato da proprio difensore di fiducia, ha chiesto l’accoglimento della propria opposizione ribadendo la colpevolezza dell’appuntato scelto. Il pm ha insistito nella richiesta di archiviazione e l’Avvocato Francesco Nicoletti ha sostenuto l’assoluta infondatezza delle accuse mosse al proprio assistito depositando una articolata memoria difensiva nonché una consulenza di parte volta a dimostrare l’assoluta falsità di quanto denunciato.
Il gip presso il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste formulate sia dal pm sia dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha rigettato l’opposizione disponendo l’immediata archiviazione del procedimento a carico del militare.
“La denuncia presentata contro il mio assistito è stata un atto di gravità inaudita. Sono più che soddisfatto del risultato processuale ottenuto in quanto è stata fatta giustizia e chiarezza su ogni singolo aspetto di questa triste vicenda, in quanto assurde e totalmente infondate le accuse. Ho già ricevuto incarico al fine di predisporre atto di denuncia contro l’imprenditore e mandato al fine di chiedere un rilevantissimo risarcimento economico per tutti i danni cagionati all’appuntato scelto dei carabinieri”, dichiara l’avvocato Francesco Nicoletti.