Nomine ai vertici della Difesa: Mattei Segretario Generale, vice il Generale D’Ubaldi
IIl Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, ha deliberato importanti nomine ai vertici del Segretariato Generale della Difesa. Fabio Mattei è stato designato come nuovo Segretario generale, con prosecuzione del collocamento in posizione di fuori ruolo, mentre il generale di corpo d’armata Mauro D’Ubaldi assumerà l’incarico di Vice segretario generale.
Un organismo strategico in fase di riorganizzazione
Il segretario generale della difesa è una figura istituzionale della Repubblica Italiana, inquadrata nel Ministero della difesa, di cui è il vertice amministrativo.
La sede del Segretariato generale della difesa e della Direzione nazionale degli armamenti, inizialmente nel Palazzo Esercito in via XX Settembre 123 a Roma, è dal 2016 situata in Palazzo Guidoni presso l’aeroporto di Roma-Centocelle.
Separazione delle cariche e riorganizzazione del Dicastero
Lo scorso anno, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha approvato in via preliminare il regolamento con le modifiche al Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (TUOM). L’obiettivo è stato quello di proseguire la riorganizzazione dell’Area tecnico-amministrativa centrale del Ministero della Difesa e degli uffici di diretta collaborazione del Ministro.
“Il DPCM approvato costituisce un ulteriore tassello, essenziale per l’ottimizzazione delle risorse e delle competenze del Dicastero, necessario per processi più snelli e decisioni più veloci, in un periodo storico in cui è fondamentale per il Sistema Paese essere rilevante in contesti strategici globali”, aveva dichiarato il Ministro Crosetto.
Il provvedimento ha avuto un duplice scopo:
- Riorganizzare le strutture dirigenziali di livello generale a seguito della separazione delle cariche di Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti (operata con il decreto-legge n.75 del 2023);
- Adeguare il TUOM alle modifiche degli uffici di diretta collaborazione del Ministro della Difesa.
Questa separazione delle cariche ha fatto sorgere la necessità di una profonda riorganizzazione strutturale del Dicastero per potenziare i settori strategici della ricerca e dell’innovazione tecnologica, della politica industriale e del procurement militare.
Il Direttore Nazionale degli Armamenti, sulla base degli indirizzi del Ministro della Difesa e delle direttive tecnico-operative del Capo di Stato Maggiore della Difesa, avrà fra gli altri il compito di proporre le azioni necessarie per armonizzare gli obiettivi del Dicastero con la politica economico-industriale e tecnico-scientifica nazionale, negli ambiti afferenti all’industria e alla tecnologia, all’innovazione, alla ricerca tecnologica, alla sperimentazione, allo sviluppo, alla produzione e agli approvvigionamenti, responsabilità ad oggi attestata nell’unica figura di SGD/DNA.
Inoltre, è stata prevista la posizione di Direttore per la Politica di Difesa (attualmente ricoperta dall’Amm. Div. Giacinto SCIANDRA), con funzione di collaborazione, consulenza e assistenza al Vertice Politico del Dicastero nell’esercizio delle sue funzioni nelle materie di interesse militare ed industriale.
Storia e nomina del Segretario Generale
Fu istituito con il D.P.R. n. 1478 del 18 novembre 1965, che unificò le aree tecnico-amministrative dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica in un’unica area interforze. La figura è stata disciplinata quindi con la Legge n. 25 del 18 febbraio 1997 e, con la ristrutturazione dei vertici delle forze armate, dagli articoli 41 e 42 del codice dell’ordinamento militare.
Il Segretario Generale è nominato con decreto del presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della difesa, sentito il capo di stato maggiore della difesa. È scelto tra gli ufficiali con il grado di generale di corpo d’armata o equivalente in servizio permanente, oppure tra i dirigenti di prima fascia della pubblica amministrazione italiana, o anche tra soggetti estranei alla stessa.
Una struttura articolata e complessa
L’organizzazione del Segretariato comprende:
- Ufficio generale del segretario generale
- Ufficio generale centro di responsabilità amministrativa
- Ufficio amministrazioni speciali
Nel provvedimento di riorganizzazione sono stati inoltre previsti, tra gli uffici di diretta collaborazione, l’Ufficio Comunicazione Difesa, con competenze in materia di pubblica informazione e comunicazione, e l’Ufficio coordinamento studi strategici e innovazione tecnologica, con compiti in tema di ricerca scientifica, nei campi della sicurezza strategica e dell’innovazione tecnologica. Entrambi gli Uffici assorbiranno competenze attualmente presenti nell’Ufficio del Gabinetto del Ministro.
Il profilo del nuovo Vice Segretario Generale

Il Generale D’Ubaldi, designato come Vice Segretario Generale, vanta un curriculum di altissimo profilo. Proveniente dal 166° corso “Dignità” dell’Accademia Militare di Modena, ufficiale di artiglieria corazzata, ha ricoperto numerosi incarichi di prestigio sia in Italia che all’estero.
La sua esperienza internazionale include missioni in Bosnia-Erzegovina, nell’ambito della SFOR, e in Afghanistan, dove ha comandato il Gruppo tattico “ITALIA” nell’Operazione ISAF XII e, successivamente, il Train Advice and Assist Command West. Come riportato dal Ministero della Difesa, D’Ubaldi ha anche rappresentato l’Italia presso la Commissione Europea per la redazione del Regolamento sul Fondo Europeo per la Difesa.
Dal 2018 al 2021 ha ricoperto l’incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa e, per alcuni mesi nel 2021, ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto. Fino a maggio 2023 è stato Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, per poi assumere il ruolo di Comandante Logistico dell’Esercito.
Laureato in Scienze dell’Informazione e in Scienze Diplomatiche e Internazionali, parla inglese, francese, spagnolo e portoghese, ed è insignito di numerose decorazioni italiane e straniere. Le sue competenze multidisciplinari rappresentano un valore aggiunto per la nuova sfida al vertice del Segretariato Generale della Difesa.
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