Nave Trieste entra in servizio: la più grande unità della Flotta Italiana dal dopoguerra
Un momento storico per la Difesa nazionale
La Marina Militare Italiana ha celebrato a Livorno un evento di portata storica: la consegna della nave anfibia multiruolo Trieste, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cerimonia, che ha visto la partecipazione delle più alte cariche militari e dei vertici di Fincantieri, ha coinciso con il giuramento degli allievi della prima classe dell’Accademia Navale, sottolineando il profondo significato simbolico dell’evento.
Un primato dell’ingegneria navale italiana
Il nuovo vascello rappresenta un autentico primato per l’industria cantieristica nazionale: con i suoi 245 metri di lunghezza, è la più grande unità navale costruita in Italia dal dopoguerra. Nata nei cantieri di Castellammare di Stabia e completata a Muggiano, la Trieste incarna l’eccellenza tecnologica italiana nel settore navale.
Caratteristiche tecniche all’avanguardia
Le specifiche tecniche della nave sono impressionanti: 36 metri di larghezza, 38.000 tonnellate di dislocamento e una capacità di oltre mille posti letto. Il ponte di volo di 230 metri e il ponte garage con 1.200 metri lineari per veicoli testimoniano la versatilità operativa dell’unità.
Capacità operative multifunzionali
Come Landing Helicopter Dock (LHD), la Trieste eccelle in molteplici ruoli operativi: dal trasporto truppe alle operazioni aeree, fino al supporto logistico. Il bacino allagabile interno permette operazioni di sbarco fino a 24 miglia dalla costa, con la capacità di dispiegare un battaglione di 600 fucilieri.
Un ospedale galleggiante per le emergenze
La nave si distingue anche per le sue capacità sanitarie avanzate, con un ospedale di bordo dotato di sale operatorie, radiologia e laboratori. Con 27 posti per ricoveri gravi, la Trieste può svolgere un ruolo cruciale nelle missioni umanitarie e nelle emergenze.
Il futuro della flotta italiana
L’ingresso in servizio della Trieste segna una tappa fondamentale nel programma di rinnovamento della flotta militare d’altura italiana, avviato nel 2014. Questa unità, seconda nave nella storia della Marina a portare il nome “Trieste”, rappresenta un salto qualitativo nelle capacità operative della forza navale nazionale.
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