Morta agente penitenziaria schiacciata dal letto
Una donna di 55 anni, R.R., è stata trovata morta domenica sera, 2 maggio, all’interno della sua abitazione nel sestiere di Dorsoduro, in provincia di Venezia. Dai primi accertamenti delle forze dell’ordine, sembra si sia trattato di un drammatico quanto sfortunato incidente domestico. La vittima, infatti, era riversa a terra e, secondo una prima ricostruzione, sembra che sia stata schiacciata da un letto contenitore (i letti che si alzano e sotto hanno lo spazio per coperte e lenzuola). A fare la scioccante scoperta intorno alle 21.30 di ieri è stata la figlia. Sul posto è intervenuto il Suem, al quale non è rimasto altro che constatare il decesso.
La donna, agente di polizia penitenziaria in forza prima al carcere femminile lagunare della Giudecca, poi alla casa circondariale maschile di Santa Maria Maggiore – sempre a Venezia – viveva sola con la figlia che, al momento della tragedia, era fuori casa.
La 55enne sarebbe rimasta uccisa perché soffocata dal suo letto, una struttura che offre la possibilità di sollevare rete e materasso con un sistema a ribalta per utilizzare come scomparto – normalmente sfruttato per coperte e lenzuola – lo spazio sottostante; non è chiaro cosa sia successo, forse la donna si è infilata sotto a prendere qualcosa e il letto si è chiuso.
La procura, intanto, ha aperto un’inchiesta. La dinamica è ancora in fase di accertamento da parte dei militari del nucleo natanti e della compagnia di Venezia, che hanno eseguito un sopralluogo dopo l’intervento del Suem 118. La dinamica dell’incidente è ora al vaglio degli inquirenti ed è possibile che il magistrato disponga l’autopsia per accertare le cause del decesso. Il fatto che la vittima sia stata trovata riversa all’interno del letto contenitore lascia propendere per l’incidente domestico, ma non sono escluse anche altre ipotesi.