Missione Aspides: Italia, Francia e Germania insieme per difendere le navi nel Mar Rosso dagli Houthi
L’Unione Europea si trova di fronte a sfide geopolitiche importanti che richiedono un approccio coordinato e risoluto. Al centro di queste sfide vi sono due questioni primarie: la risoluzione del conflitto in Medio Oriente e la sicurezza marittima nel Mar Rosso. La recente proposta di lanciare la missione militare UE denominata “Aspides” e il rinnovato impegno nella soluzione dei due Stati in Medio Oriente sono espressioni di un’UE che cerca di affermare il proprio ruolo in un contesto internazionale complesso e mutevole.
Aspides: Una Missione Difensiva Strategica
La missione Aspides, proposta dall’UE, mira a garantire la sicurezza delle navi mercantili nel Mar Rosso, un’area sempre più minacciata dagli attacchi degli Houthi. Con un impatto significativo sul commercio internazionale, la protezione di queste rotte marittime è essenziale per la stabilità economica globale. La missione vedrà un ruolo centrale per Italia, Francia e Germania, sostenendo la necessità di un approccio militare “compliti difensivi” e enfatizzando l’uso di strutture e capacità esistenti, come quelle sviluppate da Emasoh Agenor nel Golfo Persico.
Dal nostro Paese parteciperanno la Its Federico Martinengo (F-596) e la Virginio Fasan (F-591).
Sarà una missione a natura difensiva, con un mandato differente rispetto all’operazione anglo-americana Prosperity Guardian: avrà il compito di proteggere i mercantili, senza condurre attacchi in territorio yemenita ma si potrà usare la forza se necessario.
Un Passo Verso la Difesa Comune Europea
Aspides non è solo una risposta immediata alle minacce marittime, ma rappresenta anche un simbolo politico significativo per l’UE. Come ha spiegato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, questa missione è un passo verso la difesa comune europea, un elemento fondamentale per una politica estera coerente e unita dell’UE. Con l’approvazione degli ambasciatori UE e la discussione in corso tra i ministri, Aspides potrebbe diventare un modello per future operazioni di sicurezza collettiva europea.
Il Rilancio della Soluzione dei Due Stati
Parallelamente, l’UE rinnova il proprio impegno nella risoluzione della crisi in Medio Oriente. Il piano dell’Alto rappresentante UE Borrell si concentra sul rilancio del processo di pace basato sulla soluzione dei due Stati. Questo processo prevede il coinvolgimento attivo dei partner regionali e l’organizzazione di una conferenza di pace. La proposta chiarisce anche le possibili conseguenze per coloro che non si impegnano a favore della pace, un messaggio diretto al Primo Ministro israeliano Netanyahu, noto per la sua opposizione alla creazione di uno Stato palestinese.
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