MINISTRO PINOTTI: “ETÀ MEDIA DEI MILITARI È UN PROBLEMA GRAVE”
“L’età media di tutto il personale militare è oggi pari a 37,9 anni, quindi quasi 38 anni. Questo problema potrebbe diventare particolarmente grave se non lo si affronterà in maniera efficace e tempestiva con dei correttivi“.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo davanti alla commissione Difesa del Senato nel corso di un’audizione in relazione all’esame del ddl 2728(riorganizzazione dei vertici del ministero della Difesa e deleghe al governo per la riforma dello strumento militare).
Pinotti ha quindi aggiunto: “è importante, a tal fine, considerare gli effetti combinati delle misure inserite nel disegno di legge. Da un lato, l’abbassamento dell’età massima per partecipare ai concorsi; dall’altro, la durata massima del periodo di ferma, fanno si’ che l’esperienza lavorativa in qualità di volontario nelle forze armate torni ad essere indirizzata, in linea di principio, ai ventenni, esattamente come avveniva all’atto dell’introduzione del servizio volontario in Italia e come avviene nei Paesi con i quali ci dobbiamo confrontare. A quel punto – ha proseguito il ministro – l’esperienza acquisita dai volontari potrà essere valorizzata al meglio: parte di essi continuerà comunque la carriera militare – ricordo che il personale in servizio permanente rappresenterà comunque più della metà del totale (oggi abbiamo l’82,5 per cento del personale militare in servizio permanente) – e per gli altri si predisporrà, proprio attraverso la legislazione delegata, un pacchetto di norme inteso ad agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro, organizzato secondo criteri di tutela crescente e comprensivo di misure differenziate in ragione della destinazione all’impiego pubblico o privato. Per fare un confronto internazionale – ha concluso Pinotti – in Francia il personale in servizi permanente costituisce complessivamente il 34 per cento, mentre il 66 per cento è a contratto. E nel Regno Unito, in pratica, non esiste il servizio permanente“.