MILITARI E POLIZIA: RITARDI PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA, ARRETRATI POTREBBERO SLITTARE ANCORA
Il contratto delle Forze Armate e delle Forze di Polizia è stato approvato, sebbene con non poche polemiche. Sappiamo bene che, la sola approvazione della legge non produce l’immediata entrate in vigore delle norme giuridiche. Perché una norma entri in vigore ed esplichi i suoi effetti deve prima essere pubblicata su un organo ufficiale di stampa e deve poi trascorrere un breve periodo periodo detto vacatio legis.
Come vi abbiamo anticipato in anteprima, la Corte dei Conti ha già da oltre una settimana, registrato il DPR che recepisce il Contratto di lavoro degli appartenenti alle Forze Armate e Forze di Polizia. Una “registrazione” avvenuta con grande ritardo, ai fini del pagamento degli arretrati e degli adeguamenti stipendiali.
Si ipotizzava che nel giro di una settimana, il DPR sarebbe stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ma di fatto ancora non è avvenuta.
Il problema è che l’iter macchinoso della pubblicazione della Legge sta subendo ritardi inspiegabili che potrebbero (rimaniamo sul vago ma purtroppo i tempi sono molto stretti per affermare il contrario) far slittare nuovamente la corresponsione degli arretrati. Infatti, ad oggi 28 aprile in Gazzetta Ufficiale non sono stati pubblicati i decreti concernenti il rinnovo contrattuale e fino a quando i decreti non saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale l’iter legislativo non potrà dirsi concluso.
Calcolando la mancata pubblicazione in Gazzetta nei giorni festivi, se i DPR non saranno pubblicati lunedì 30 aprile si slitterà al 2 maggio 2018. Una volta che il nuovo contratto di Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale (e trascorsi i canonici 15 giorni di vacatio legis per l’effettiva entrata in vigore) spetterà al Ministero dell’Economia e delle Finanze autorizzare il pagamento di quanto previsto dall’accordo del rinnovo, il quale poi darà mandato a NoiPA di adeguare i propri sistemi.
Sulle regole di uscita della Gazzetta Ufficiale, non ci sono dubbi. Le stabilisce il Regio decreto 1252 del 7 giugno 1923 (a firma di re Vittorio Emanuele III) che stabilì il passaggio della Gazzetta dalle dipendenze del ministero degli Interni a quello della Giustizia. Il punto 2 recita infatti: “La pubblicazione si farà in tutti i giorni, non festivi nelle ore pomeridiane”. Ed è quello che succede sempre. La redazione della Gazzetta dipende dal ministero della Giustizia e, ogni giorno, poco dopo mezzogiorno, i testi vengono affidati al Poligrafico dello Stato che provvede alla pubblicazione.
Aspettiamo dunque i la settimana prossima per sapere definitivamente se gli arretrati saranno in busta paga nel mese di maggio, oppure, con un ulteriore slittamento, nella busta paga di giugno.