Militare e Vice Sindaco nei guai: 240.000 euro non dichiarati e false presenze in Comune
I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano hanno eseguito una misura cautelare personale del divieto di dimora, emessa dal GIP del Tribunale di Avezzano, nei confronti di un militare dell’Aeronautica Militare che ricopre attualmente la carica di Vice Sindaco di un comune della Valle Roveto.
L’indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, dott. Maurizio Maria Cerrato, ha preso avvio durante una manifestazione eno-gastronomica, quando il Reparto ha avviato un’attività ispettiva di carattere amministrativo nei confronti di un food-truck appartenente ad una Associazione di Promozione Sociale gestita dall’aviere. L’attività di controllo si è conclusa con la constatazione di elementi positivi di reddito non dichiarati pari a 240.000 euro.
Durante le indagini sono emerse condotte perpetrate dal militare finalizzate ad esercitare in via esclusiva l’attività di commercio, consentendogli al contempo di percepire la retribuzione quale pubblico dipendente. Attraverso artifici e raggiri, il militare avrebbe fornito autocertificazioni ideologicamente false attestanti la partecipazione a riunioni politico-amministrative connesse alle cariche politiche ricoperte, così da assentarsi dal lavoro in maniera ingiustificata per circa sette anni, conseguendo un ingiusto profitto pari a circa 248.368 euro.
L’aviere girava con un camioncino-ristorante, durante le varie feste, in nome e per conto di un’associazione di promozione sociale e avrebbe utilizzato anche l’energia elettrica comunale. Le Fiamme gialle, infatti, avrebbero accertato che il militare, abusando delle proprie qualità di pubblico ufficiale, consigliere comunale e poi vicesindaco, avrebbe tratto un ingiusto vantaggio patrimoniale in danno dell’ente, stimato in almeno 3.175 euro, relativo all’importo dei canoni pagati dal Comune per il consumo di energia elettrica, di cui fruiva indebitamente.
Le indagini proseguono per fare piena luce sulla vicenda e accertare eventuali ulteriori responsabilità.