Mense dell’Arma: l’appetito non vien mangiando!
“Già da diversi mesi, in alcune regioni d’Italia, si rileva una gestione assolutamente inadempiente delle norme contrattuali tra la ditta erogatrice del servizio mense e l’Arma dei Carabinieri.” E’ quanto si legge in una nota del SIM Carabinieri. “Giungono da più parti segnalazioni dalle quali si rileva che il servizio di erogazione dei pasti viene ampiamente disatteso. Carenza di derrate, cibi mal cotti, assenza cronica di personale addetto al confezionamento ed alla distribuzione dei pasti.”
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Nonostante le numerose sanzioni inflitte alle ditte interessate, le stesse continuano a disattendere puntualmente le norme contrattuali in totale dispregio dei Carabinieri che hanno diritto di usufruire del servizio. Laddove si ha la fortuna di avere dei cuochi capaci e professionali, spesso si tampona alla deficienza organizzativa grazie alle loro capacità personali nel riuscire a confezionare dei pasti adeguati e dignitosi.
Inversamente accade in quelle mense dove i cuochi, oltre alla carenza di derrate e organizzazione, non hanno né le competenze né tantomeno le capacità necessarie a preparare pasti degni di essere chiamati tali.
Il problema ha, ormai, assunto una portata così vasta che solo un intervento serio e risoluto proveniente dal CGA potrà porre fine a questo scempio quotidiano che lede la dignità di quei Carabinieri che, davanti i banchi di distribuzione delle mense, sentono accampare le scuse più assurde per non ottenere ciò per cui l’Arma dei Carabinieri paga debitamente alle ditte appaltatrici.
Si ha certezza di mensa di legione che ad ora di pranzo, in giorno feriale, ha somministrato agli aventi diritto esclusivamente un piatto di insalata, per poi correre ai ripari il giorno dopo con l’erogazione di un buono pasto; di un’altra mensa che, durante le festività natalizie, ha chiuso i battenti somministrando al personale un panino e due lattine di tonno, e di altre mense che disattendono continuamente quanto previsto dal menù.
E’ giunto il momento di dire basta !!!!!
I Carabinieri non sono dei “miserabili” che devono elemosinare un pasto caldo! I Carabinieri pagano e la ditta deve assolvere agli impegni contrattualmente assunti, per non incorrere in palese violazione a quanto previsto e punito dall’art.356 del c.p. (Frode nelle pubbliche forniture).
E’ inutile continuare a sanzionare codeste ditte con contestazione amministrative che, purtroppo, lasciano il tempo che trovano essendo consolidato il fatto che preferiscano pagarle piuttosto che fornire quanto dovuto.
Altre amministrazioni paritetiche all’Arma dei Carabinieri godono di un ottimo servizio di ristorazione, per cui appare ancora più lacerante il fenomeno in questione.
E’ giunto il momento di dire BASTA !!!!!!!
Non pretendiamo – conclude la nota del SIM Carabinieri – ciò che si mangia presso certe “bouvette” a costi davvero irrisori, o per meglio dire ridicoli, ma che almeno si mangi come alla “Caritas”.