MATTARELLA HA PRESIEDUTO IL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA. ECCO I PRINCIPALI TEMI TRATTATI
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto ieri, al Palazzo del Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte; il Ministro dell’Interno, Sen. Matteo Salvini; il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Luigi Di Maio; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Prof. Enzo Moavero Milanesi; il Ministro della Difesa, Dott.ssa Elisabetta Trenta; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Giovanni Tria; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Claudio Graziano.
Hanno altresì presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Dott. Giancarlo Giorgetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini. Il Consiglio ha esaminato gli sviluppi della situazione internazionale e i principali scenari di crisi e di conflitto.
La stabilizzazione della Libia resta una priorità per l’Italia e fattore indispensabile alla sicurezza del Mediterraneo. Il processo di pacificazione permane in una situazione critica, come dimostra la crescente intensità degli scontri sul terreno. Il Consiglio ritiene che il traguardo elettorale debba essere raggiunto, nell’alveo del piano delle Nazioni Unite, con approccio progressivo e inclusivo, cercando la massima convergenza di tutti gli attori in campo. In tale contesto, la prossima “Conferenza di Palermo” costituirà un’importante occasione di dialogo.
La situazione nel teatro siro-iracheno, nonostante il forte ridimensionamento della presenza di Daesh nell’area, continua a destare particolare preoccupazione per la contestuale presenza sul terreno di attori locali, potenze regionali e globali. Sussiste il rischio di un ulteriore aumento della conflittualità, con possibili conseguenze di carattere umanitario che possono interessare direttamente anche il continente europeo.
Negli ultimi mesi la crisi migratoria ha costituito tema centrale del dibattito nazionale ed europeo. Al riguardo, il Consiglio ritiene che l’Italia, anche per la sua posizione geografica, debba avere un ruolo protagonista nel promuovere una revisione delle politiche d’asilo e perseguire la massima sinergia tra i singoli Paesi e le Istituzioni comunitarie. L’Italia è conscia che sulla questione migratoria sono in gioco equilibri importanti per la sicurezza e per la fondamentale coesione europea.
Il Consiglio ha ribadito l’impegno italiano nell’ambito della Cooperazione Strutturata Permanente Europea (PESCO), per la quale il nostro Paese ha assunto il coordinamento di alcuni dei principali programmi.
Con riferimento alla NATO, il Consiglio ha ribadito, in linea con quanto emerso al Vertice di Bruxelles lo scorso mese di luglio, che i fattori su cui si gioca la stabilità degli equilibri transatlantici sono la suddivisione degli oneri, la sinergia della NATO con l’Unione Europea e il bilanciamento dei fianchi est e sud dell’Alleanza. In merito a quest’ultimo aspetto, l‘Italia intende confermare il suo ruolo guida sul “fianco sud”, che si è recentemente tramutato in iniziative concrete, come quella dell’Hubstrategico meridionale della NATO a Napoli.
Con riferimento al processo di riforma dello Strumento Militare, il Consiglio ha infine condiviso l’opportunità di procedere nel processo di riordinamento e razionalizzazione dello Strumento Militare al fine di concentrare le risorse disponibili sulle capacità realmente necessarie per fronteggiare le esigenze di sicurezza del Paese.