Marocchino blocca gli accessi al commissariatoper protesta: “Non posso più spacciare negli orari migliori”
Quando domenica mattina, 11 luglio 2021, si è presentato al commissariato di polizia di Madonna di Campagna, chiedendo di essere arrestato perché “stufo” di non poter spacciare negli orari che lui riteneva “più congeniali” a causa dell’obbligo di firma a cui era sottoposto, gli agenti non credevano alle loro orecchie.
Ma quel 25enne marocchino, in stato di ubriachezza, è rimasto nelle vicinanze del commissariato, ribadendo le sue intenzioni. E iniziando a bloccare l’accesso agli altri utenti, per “protesta“.
“Lo Stato è complice del mio malessere”, ha gridato anche all’arrivo della pattuglia della Squadra Volante, minacciando di morte gli stessi agenti, oltre a tirare pugni contro il plexiglass della Volante sulla quale veniva trasportato negli uffici della Polizia Scientifica per il fotosegnalamento, essendosi rifiutato di fornire i documenti di identità.
Il giovane, con numerosi precedenti penali a suo carico, è un irregolare, con due espulsioni non ottemperate. Al termine è stato denunciato per “interruzione di pubblico servizio, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità“.
Ma quando ha capito che non sarebbe finito in carcere, il 25enne è tornato davanti al commissariato, iniziando nuovamente a ostruire il passaggio. E al nuovo arrivo dei poliziotti, si è scagliato contro di loro, provando a colpirli.
E a questo punto, ecco scattare le manette per “violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale“, nonchè sanzionato per “ubriachezza molesta“. E così il suo desiderio è stato esaudito.