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MARINA MILITARE, GLI ENCOMI SOLENNI E LA FANTASIA DEGLI AMMIRAGLI

(di Luca Marco Comellini) – Sembra
proprio che per i massimi vertici della Marina Militare
 sia letteralmente impossibile tenere a bada la
fantasia quando si tratta di scegliere le ragioni per le quali assegnare encomi
a esponenti del Corpo.

Ci
eravamo quasi assuefatti davanti a quei riconoscimenti assegnati in ciclostile
 in occasioni di importanti cambi di guardia,
parate, cerimonie ed eventi vari; avevamo addirittura metabolizzato, nostro mal
grado, quegli encomi concessi per le magistrali e raffinate direzioni musicali,
assegnati, peraltro, da chi di musica ne capisce ben poco (…) ma se al peggio
non c’è mai fine pare proprio che del meglio non si ravveda neanche l’ombra
dell’inizio!
Quella
cuccagna di premi per le ragioni più disparate
, troppo spesso tirati fuori per fare carriera
all’interno delle forze armate piuttosto che per mettere in evidenza i reali
pregi del soldato, rischiano purtroppo, oggi più di ieri, di consolidare ed
espandere a dismisura quell’odioso malcostume che, ad esempio, recentemente
nelle fiamme Gialle era stato ribattezzato lo scandalo di “ecomiopoli”.
Tra gli
encomi concessi dalla Marina Militare degni di riflessione, infatti, c’è
veramente l’imbarazzo della scelta, ma, indubbiamente, il recente “encomio
solenne” concesso al dottor Rodolfo VIGLIANO, Contrammiraglio
, medico anestesista e direttore di sanità presso
l’Ispettorato Logistico della Marina Militare, in questo momento rischia di
scalare le vette e di arrivare primo in classifica facendo rabbrividire, tra i
tanti, anche l’intero Ispettorato di Sanità M.M., ente, più unico che raro,
intriso di ufficiali medici, ma anche di ufficiali che non si sono riusciti a
laureare in medicina, in attesa spasmodica di un solenne riconoscimento degno
di avanzamento.
Con il
Foglio d’Ordini Marina n. 5 del Comando in capo della squadra navale
, in data 4 febbraio 2015, è stato tributato al
dottor VIGLIANO l’agoniato riconoscimento nelle cui mirabolanti motivazioni si
legge anche che « ... Particolarmente degna di menzione è l’attività da lui
svolta nella gestione della contrastata questione dei Medici Competenti, fonte
di un serio contenzioso in atto e di grave imbarazzo per la Forza Armata;
ereditando dalla precedente organizzazione una situazione complessa e che
vedeva numerose posizioni irrigidite, ha messo in bella evidenza una notevole
capacità manageriale accompagnata da una innata sensibilità istituzionale e da
una straordinaria competenza professionale, smorzando le polemiche e
coordinando con successo le designazioni dei Medici Competenti, assicurando
così alla Forza Armata ed in special modo alle Navi la disponibilità di sì
rilevante figura … ».
Perché
si parla di questione contrastata?
 Contrastata
da chi? Dalle procure, per caso? Dai tribunali o dal medesimo Ispettorato di
Sanità M.M.? E ancora, siamo certi che oggigiorno in marina militare siano
stati designati medici realmente competenti in medicina del lavoro? E se si,
quanti tra di loro sono in regola con la formazione o con il programma di
educazione in medicina stabilito per legge per non essere radiati dall’albo?
Purtroppo,
almeno per ora, la risposta a queste semplici domande pare non sia possibile
conoscerla
; l’unica cosa accertata
dall’Ammiraglio TORTORA è che la questione dei medici competenti è fonte di un
serio contenzioso in atto ed è di grave imbarazzo
 per la forza armata!
Chissà
a cosa si riferisce TORTORA? Alla nota e mai risolta presenza di amianto su
navi ed elicotteri? 
Ai numerosi casi
di infezione tubercolare
 riscontrati tra il personale che ha preso
parte all’Operazione Mare Nostrum? Oppure alla drammatica morte del
Sottocapo nocchiere Alessandro NASTA
, schiantatosi sul ponte di Nave
Vespucci senza un idoneo dispositivo anticaduta capace di evitargli quella che,
oggi più di ieri, appare come la più sconvolgente tragedia annunciata?
Domande
più che lecite, direi, a cui purtroppo non seguono mai le dovute risposte,
 nemmeno in occasione di “encomi solenni”
concessi per mettere in evidenza l’eredità di situazioni complesse per le quali
più di qualcuno ancora oggi sembra essere immune da censure e pur sempre in
attesa del proprio turno alla cuccagna dei premi di “encomiopoli”;
manifestazione felicemente e, ovviamente, “solennemente” targata Marina
Militare.
Una
ricca Kermesse che con moltissime probabilità continuerà a stupirci
, a tenere impegnate le menti degli illustri
ammiragli, sempre così ampiamente generose di mirabolanti apprezzamenti per i
loro fedeli sottoposti. Una giostra – quella degli encomi solenni – dove
sembrerebbe che, comunque, gli organizzatori riescano sempre a garantire anche
agli esclusi un assaggio di mandorle tostate e tè verde, serviti direttamente
sul ponte di comando di qualche ammiraglia della flotta imperiale da una
pletora di baldi marinaretti e affascinanti marinarette costretti, per
l’occasione, a trasformarsi in provetti camerieri con livrea e guanti bianchi.

Evviva
la Marina Militare (Sic!).

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