Maresciallo dei carabinieri rapina una sala slot. Era in malattia da un anno
La rapina è avvenuta il 10 aprile scorso. Era la seconda volta che veniva presa di mira la sala giochi Atlantic City. Erano le 10.45 quando, secondo le attuali ricostruzioni dei fatti, un bandito, armato di coltello, avrebbe assaltato e rapinato la sala slot e vlt.
Una struttura di grosse dimensioni che si trova proprio all’imbocco della nuova tangenziale, a Santa Maria Maddalena, Occhiobello. Bottino circa 5mila euro. Lo stesso esercizio commerciale era già stato preso di mira a fine febbraio, quando era stata messa in atto una rapina, secondo questa ricostruzione dei fatti, ancora più violenta.
In quella occasione, infatti, sei persone col volto travisato da passamontagna e sciarpe avevano fatto irruzione. I sei rapinatori si sarebbero subito rivolti al gestore, un cittadino cinese di 24 anni e lo avrebbero picchiato per farsi consegnare l’incasso della serata. Quindi se ne erano andati con un bottino di 6mila euro. Il gestore della sala slot ha riportato lievissime lesioni al volto.
Le indagini sul primo dei due episodi avrebbero avuto un risultato clamoroso: il responsabile sarebbe un carabiniere. O un ex carabiniere, a seconda della data che si consideri. All’epoca della rapina, il 10 aprile, era in malattia da circa un anno, risultava ancora nell’Arma, in servizio nel Ferrarese. Al momento dell’arresto, un ex carabiniere, in congedo da pochi giorni. Un sottufficiale con alle spalle un lungo periodo di malattia, anche con necessità di supporto psichiatrico causate dal vizio del gioco.
Risulta destinatario di una ordinanza di custodia cautelare, chiesta e ottenuta dalla Procura di Rovigo sulla base delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Castelmassa prima, del Nucleo investigativo poi.
L’Arma, insomma, non ha guardato in faccia a nessuno, come di consueto. E, quando ha scoperto di trovarsi a dovere fare – chiaramente secondo le contestazioni – pulizia in casa propria, non ha avuto alcuna esitazione.