Maresciallo dei carabinieri condannato e sospeso dall’Arma. Assolto in appello
Nel 2015, Luca Pagliara, maresciallo dell’Arma dei carabinieri e all’epoca dei fatti comandante di stazione di Roccabernarda in Calabria, fu rinviato a giudizio per 8 gravi accuse tra cui falso ideologico e frode assicurativa. Stando all’accusa, il maresciallo avrebbe predisposto moduli di rinuncia ai rilievi non veritieri relativamente a sinistri stradali coinvolgendo la sua compagna (attuale moglie) e alcuni parenti. In un’occasione fu contestato un falso sinistro con falsa documentazione, in cui il protagonista ero io stesso maresciallo in veste di privato cittadino.
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La sentenza di primo grado e l’Appello
Il processo iniziato nel 2016, arrivò a sentenza di primo grado nel 2019, nella quale il Tribunale di Crotone riconobbe le accuse mosse al maresciallo e lo condannò a 3 anni e 8 mesi di reclusione. Il maresciallo, nel 2016, fu anche sospeso dal servizio. La Corte di Appello di Catanzaro ha recentemente ribaltato la sentenza di primo grado decretando l’assoluzione piena del maresciallo riconoscendo che i fatti non sussistevano e revocando le statuizioni civili, in primo grado era infatti stato disposto il risarcimento del danno. La sentenza è stata accolta con grande soddisfazione dal maresciallo e da tutti i suoi familiari. Il maresciallo Pagliara ora potrà essere reintegrato in servizio attivo, anche se i suoi anni di sospensione precauzionale e l’onta patita, rappresentano un periodo difficile e amaro che non potrà essere facilmente dimenticato.
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