MARESCIALLA ARRESTATA PERCHÉ ‘SAPEVA’: DOPO 11 ANNI INNOCENTE, PER SEMPRE
Undici anni appesa al filo della giustizia. Un fardello pesantissimo. E’ quanto riporta la Redazione della Nazione.
Pedinata, intercettata e poi arrestata perché ‘sapeva’ che il collega aveva timbrato il cartellino marcatempo per conto della zia, caposala al Santa Maria della Misericordia. E adesso, finalmente, il maresciallo Marzia De Blasis è stata ritenuta innocente, per sempre. Assolta in primo e secondo grado venerdì sera la Cassazione ha definitivamente chiuso il caso dichiarando inammissibile il ricorso presentato dalla procura generale di Perugia contro l’assoluzione del sottoufficiale. Nel ricorso il sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola chiedeva che fosse annullata l’assoluzione e la marescialla giudicata nuovamente nel merito.
Una pagina, quella dell’assenteismo in corsia, che si è chiusa per tutti con un nulla di fatto. La maggior parte degli imputati per prescrizione, la De Blasis nel merito delle accuse.
Il caso della giovane marescialla – assistita dall’avvocato Nicola Di Mario – era differente nell’ambito della maxi-inchiesta di Nas e procura sugli assenti ingiustificati. Il sottoufficiale infatti era stata inquisita solo perchè era a conoscenza del comportamento del collega. E aveva taciuto.
L’arresto scattò nel novembre del 2006. De Blasis fu chiamata a rispondere degli stessi reati del collega – falsità ideologica e truffa – come concorso morale per omissione. Non impedire un evento che si aveva l’obbligo di impedire – essendo un carabiniere – equivale a cagionarlo, secondo l’iniziale ipotesi d’accusa.
Poi al processo di primo grado il tribunale la assolve nel merito. La procura fa appello. La corte avvalla il verdetto di primo grado. Scatta l’ulteriore ricorso in Cassazione. Inammissibile.
Caso chiuso. Ma per undici anni De Blasis, pur essendo stata reintegrata in servizio, non ha potuto avere alcun avanzamento di carriera. Adesso potrà riprendersi un pezzo di vita, anche professionale. «Accolgo con soddisfazione il dispositivo della sentenza emesso dalla Suprema Corte di Cassazione che, rigettando il ricorso del Sostituto Procuratore Generale di Perugia, ha reso definitiva l’ampia assoluzione di Marzia De Blasis da tutte le contestazioni a lei ascritte. Finalmente, dopo 11 anni, al sottufficiale dell’Arma sono stati restituiti l’onore, il rispetto e le qualità morali che, da sempre, le appartengono».