MARE SICURO, MINISTRO DIFESA: “SIAMO ORGOGLIOSI PARTECIPIAMO CON 800 UOMINI, NAVE CAVOUR, 2 ELICOTTERI, UN SOMMERGIBILE E 2 VELIVOLI “PREDATOR””
coinvolgimento dell’Europa”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa,
Roberta Pinotti in occasione della visita avvenuta venerdì scorso nel
Mediterraneo centrale ai militari impegnati nelle missioni “Mare
Sicuro” ed “Eunavformed”.
ministero della Difesa. Ad accompagnare la Pinotti vi erano i capi di Stato
maggiore della Difesa e della Marina, generale Claudio Graziano e l’ammiraglio
Giuseppe De Giorgi. Il ministro è giunto prima a bordo della nave Bergamini
dove ha incontrato il personale della missione militare “Mare Sicuro”
che dal 12 marzo garantisce gli interessi strategici del Paese attraverso la
protezione delle linee di comunicazione, dei natanti commerciali e delle
piattaforme energetiche off-shore nazionali. Successivamente il titolare della
difesa ha raggiunto la nave Cavour, unità ammiraglia della missione europea
“Eunavformed”, iniziata il 27 giugno scorso. A bordo della nave
Bergamini il ministro ha incontrato l’ammiraglio Enrico Credendino, comandante
della Missione europea, per un aggiornamento della situazione operativa. Nel
rivolgersi ai militari la Pinotti ha espresso soddisfazione per il lavoro
svolto: “Avere Forze Armate così efficienti, capaci di dare in pochi
giorni risposte immediate ai bisogni di sicurezza è motivo di orgoglio per il
governo e per i cittadini italiani”. Il ministro ha inoltre sottolineato
come “in un momento di forte tensione nel quale i paesi che si affacciano
nel Mediterraneo stanno vivendo un periodo di grande incertezza e insicurezza”,
è importante essere in grado di allestire missioni come Mare Sicuro che guarda
agli interessi nazionali, ai rischi per le nostre navi e a quelli legati al
traffico dei migranti”.
“Allo stesso modo – ha continuato il ministro – la nascita di una missione
europea, che si è data l’obiettivo di sconfiggere il traffico di esseri umani
incredibile e inaccettabile, è un successo dell’Italia”. La Pinotti ha
concluso notando che “essere riusciti a responsabilizzare l’Europa e a
coinvolgerla nella sicurezza del Mediterraneo è un traguardo importante di cui
essere fieri e orgogliosi anche per far crescere quell’Europa della difesa in
cui l’Italia crede”. Attualmente nella missione sono impegnati oltre 500
uomini e un dispositivo aeronavale composto da quattro navi e un team di
protezione marittima con aeromobili e velivoli a pilotaggio remoto e da
ricognizione elettronica. Ad oggi sono 14 i paesi europei che hanno aderito
all’iniziativa (Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Slovenia,
Grecia, Lussemburgo, Belgio, Finlandia, Ungheria, Lituania, Paesi Bassi e
Svezia). Oltre alla nave Cavour il contributo nazionale include due elicotteri
imbarcati, un sommergibile e due velivoli a pilotaggio remoto
“Predator” per un totale di circa 800 uomini.