Difesa

Mare Aperto, la maxi esercitazione che blinda il Mediterraneo: l’Italia mette in campo la flotta più grande dal dopoguerra

Uno scenario di crisi attuale e sfidante per verificare l’integrazione delle forze aeronavali e, con essa, la nostra capacità operativa e di deterrenza nel Mediterraneo, lo stato di prontezza e la capacità di intervento delle forze marittime, in mare e dal mare, per garantire la libertà di navigazione e la stabilità internazionale.

“La sicurezza del Mediterraneo, la salvaguardia delle rotte commerciali, la tutela del patrimonio strategico infrastrutturale sommerso sono essenziali per la nostra stabilità, per la nostra economia e più in generale per la prosperità europea”, ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“L’addestramento congiunto, a livello interforze e internazionale, grazie all’esercitazione ‘Mare Aperto’ è necessario per prepararsi ad affrontare e fronteggiare efficacemente le minacce che potrebbero mettere a rischio la sicurezza comune e la stabilità internazionale”, ha concluso il ministro.

La proiezione e l’interoperabilità dei gruppi portaerei, forze anfibie e di atterraggio, nonché dei sottomarini e delle forze speciali, sfruttando tecnologie all’avanguardia e personale ben preparato e addestrato, sono un fattore essenziale di efficacia dello strumento aeronavale.

Vasta area di operazioni, dalla dimensione senza precedenti

L’esercitazione “Mare Aperto”, conclusasi ieri e iniziata il giorno 3 maggio, si è svolta in un’area di operazioni congiunta con l’esercitazione francese Polaris, su una vastissima superficie, da Cipro a Gibilterra, tanto da risultare l’esercitazione aeronavale nel Mediterraneo più grande dal dopoguerra a oggi (50 navi, 63 velivoli, sei sottomarini, 300 mezzi anfibi e oltre 10 mila militari, di cui circa 3.600 italiani, appartenenti a Esercito, Marina, Aeronautica, Guardia di finanza; a essi si sommano 2.700 francesi, 1.400 spagnoli e rappresentanti di agenzie governative di 26 nazioni, delle quali 11 appartenenti alla Nato).

Verificata l’efficacia e la prontezza operativa della Difesa italiana

Durante l’esercitazione, in uno scenario internazionale di potenziale crisi, è stato possibile verificare l’efficacia e la prontezza operativa della Difesa italiana, promuovere l’addestramento congiunto con le marine dei paesi alleati e partner, allo scopo di rafforzare la sicurezza di navigazione nel Mediterraneo. La tipologia di addestramento avanzato condotto durante la “Mare Aperto” è stata utile per verificare e accrescere gli standard di preparazione del personale militare italiano nello svolgimento dei propri compiti istituzionali. Anche quest’anno hanno partecipato all’esercitazione studenti e professori universitari provenienti da diversi atenei italiani, a testimonianza della positiva integrazione tra la Difesa e il mondo accademico.

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