Manovra Economica 2024: Il Nuovo Sindacato Carabinieri esprime preoccupazioni
La recente approvazione del d.l.l. riguardante la manovra economica 2024 ha sollevato non poche polemiche e discussioni. Una delle dichiarazioni che ha suscitato maggiore interesse è stata quella della Premier Meloni riguardo all’importo di 6,00 € per un’ora di straordinario percepito da un appartenente alle Forse dell’ordine
Il Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) è intervenuto sulla questione, esprimendo le proprie perplessità e preoccupazioni. “Con grande attenzione e responsabilità desideriamo esprimere le nostre perplessità riguardo al possibile crescente divario tra le voci accessorie e la retribuzione fissa nell’ambito delle condizioni di lavoro attuali”, afferma il comunicato NSC.
Il sindacato riconosce l’importanza delle voci accessorie come incentivi al rendimento e riconoscimento del merito, ma sottolinea l’importanza di mantenere un equilibrio tra queste e la retribuzione fissa. “È innegabile che le voci accessorie possano svolgere un ruolo significativo nella motivazione e nel miglioramento delle prestazioni, ma non possono e non devono sostituire una retribuzione equa e stabile”, continua il comunicato.
NSC elenca alcune delle principali preoccupazioni:
– Incertezza finanziaria: un eccessivo peso delle voci accessorie potrebbe rendere i redditi dei lavoratori altamente variabili e incerti, con tutte le difficoltà che ne conseguono nella gestione delle spese quotidiane e nella stabilità economica delle famiglie.
– Pressioni insostenibili: una dipendenza eccessiva dalle voci accessorie potrebbe mettere i lavoratori sotto pressione costante, minando il loro benessere fisico e psicologico.
– Equità e giustizia: la retribuzione fissa dovrebbe riflettere ruolo, esperienza e competenze, senza creare discriminazioni o disuguaglianze tra i lavoratori.
I Segretari Sabatino Mastronardi e Cosimo Torcello chiariscono: “La retribuzione fissa dovrebbe essere una base equa e giusta per il lavoro svolto”. Mentre i Segretari Cristiano Celletti e Gianluca Francesconi aggiungono: “L’obiettivo finale dovrà essere indirizzato sul garantire che ciascun lavoratore possa godere di una retribuzione equa e sostenibile”.
In conclusione, NSC invita il Governo e le compagini politiche a riflettere sullo stipendio medio di un appartenente alle FF.OO., che dopo 20 anni di servizio ammonta a circa 1600/1700 € nette al mese, sottolineando la necessità di garantire condizioni economiche dignitose per chi ogni giorno si dedica al servizio del paese.