Mamma di un carabiniere invoca il trasferimento del figlio per motivi familiari. Lettera al Comandante Generale ed al Ministro della Difesa
L’appello di una madre di un carabiniere reatino, è uno struggente richiamo all’attenzione del Ministro della Difesa, Onorevole Crosetto, e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’armata Teo Luzi. La signora, 74 anni, malata di diabete e ipertensione, che ha perso il marito lo scorso ottobre, esprime tutta la sua gratitudine e rispetto per le donne e gli uomini che mettono a rischio la loro vita per la sicurezza del nostro paese. Tuttavia, si rammarica del fatto che, nonostante la definizione dell’Arma dei Carabinieri come “famiglia attenta al benessere del nostro paese e dei suoi membri”, la Benemerita Arma si sia dimenticata del figlio della signora al momento del bisogno.
Il figlio, Vice Brigadiere 48enne, e con 28 anni di dedizione per la sua istituzione, il 18 Novembre 2022 ha chiesto un trasferimento nella sua terra natale, Rieti, a causa delle gravi ragioni di salute rappresentate nella lettera della madre. Finora, tuttavia, non ha ottenuto una risposta. Ogni settimana è costretto a fare 200 km di andata e ritorno, Fermo/Rieti, con tutti i rischi che questo comporta, stradali e di salute.
“Mi chiedo sig. ministro ma soprattutto lo chiedo a lei sig. Comandante generale, l’arma dei Carabinieri ha catturato Matteo Messina Denaro, risolve le violenze di genere i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori in poche ore o pochi giorni, è mai possibile che non si riesca in un mese o poche settimane ad aiutare un proprio dipendente? Le malattie nefaste non aspettano le lungaggini insignificanti della pubblica amministrazione. Sig. Generale Luzi, il benessere del personale non deve essere solo a parole ma nei fatti, la prego di intervenire, da Primo carabiniere D’ltalia e da padre di famiglia, quale è lei, di una grande famiglia, la benemerita Arma dei Carabinieri alla quale va il mio saluto e la mia grande ammirazione”.”