MAGGIORE DEI CARABINIERI PARACADUTISTA E TENENTE DI VASCELLO DELLA MARINA: ALL’ONU PER PARLARE DELLE MISSIONI INTERNAZIONALI
Si è svolta ieri a New York, nella sede delle Nazioni Unite, la 61ª Conferenza promossa dalla United Nations Commission on the Status of Women. Tre Ufficiali donna delle Forze armate italiane hanno raccontato la loro esperienza in patria e all’estero nel corso di un evento, intitolato “Per aspera ad astra”
Con le loro testimonianze hanno raccontato come le donne delle Forze armate italiane contribuiscono quotidianamente al miglioramento della situazione femminile nell’ambito delle missioni svolte in Patria e all’estero.
“Per aspera ad astra”, questo il titolo dell’evento che ha visto protagoniste tre Ufficiali donna delle Forze armate italiane, vuole illustrare il percorso compiuto dalla componente femminile della Difesa per integrarsi nel mondo militare.
Davanti a una platea internazionale hanno parlato il Maggiore Orivella Irene Micelotta, Comandante della compagnia Carabinieri di Cecina, e prima donna ad accedere al Reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, ed il Tenente di Vascello Catia Pellegrino, ufficiale della Marina e già comandante di Nave Libra nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum durante l’emergenza migranti nel Mediterraneo. La tempesta che si è abbattuta sulla costa orientale degli Stati Uniti ha impedito all’astronauta Samantha Cristoforetti – pilota dell’Aeronautica militare e prima donna italiana ad andare nello Spazio con la missione Futura – di presenziare, si è quindi collegata in videoconferenza.
Nel suo intervento, il Maggiore Micellotta si è soffermata sull’importanza della possibilità, durante la conferenza dell’ONU, di interagire con “coloro che hanno la possibilità di incidere con le loro decisioni sul futuro della Difesa non soltanto italiana”. “Noi abbiamo un modello importante di riferimento che è il nostro Ministro” ha aggiunto, sottolineando il grande sviluppo che la presenza femminile nelle Forze armate ha avuto negli ultimi 17 anni.
Il Tenente di Vascello Pellegrino ha illustrato il suo ingresso in Marina ed ha poi raccontato come ha affrontato il suo essere l’unica donna della missione Mare Nostrum: “ho deciso che non sarebbe stato un problema essere l’unica donna in un mondo maschile perché mi sarei comportata esattamente come i miei colleghi uomini”.
L’esperienza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale è stata invece al centro dell’intervento di Samantha Cristoforetti: “nei mesi trascorsi nello spazio ho affinato ancora di più il senso di disciplina, lo spirito di gruppo, l’attenzione ai dettagli tipici della preparazione militare”.
Il Ministero della Difesa, da oltre 50 anni, annovera tra le sue fila personale civile femminile, un patrimonio di oltre 8.000 professionalità preziose che al momento ricoprono il 50% degli incarichi dirigenziali.
Il servizio militare femminile è partito invece nel 2000 e oggi, nelle Forze armate e nell’Arma dei Carabinieri, sono oltre 12.000 le donne presenti in tutte le categorie: Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa.
La Difesa italiana non ha mai precluso l’ingresso delle donne in nessun settore, per cui possono accedere a tutte le armi, corpi e specialità militari.
La formazione, l’addestramento, l’impiego e la carriera delle donne sono esattamente uguali a quelli della componente maschile senza limitazioni o preclusioni di sorta. Il personale militare femminile, infatti, assolve i medesimi incarichi, sia sul territorio nazionale che in tutti i principali teatri operativi, nei diversi ruoli/corpi e specialità. Impiegate a bordo delle unità navali, come piloti di aerei e di elicotteri, equipaggi di carri armati, nel controllo del territorio e come responsabili di importanti porti lungo le coste del Paese, le donne in uniforme hanno reso completa l’organizzazione della Difesa italiana facendo sentire la loro presenza in un settore che fino a meno di venti anni fa era appannaggio esclusivo degli uomini.
Prima di partire per New York, la delegazione è stata ricevuta da Roberta Pinotti, primo Ministro donna della Difesa della Repubblica italiana. La titolare del Dicastero ha fortemente voluto questa iniziativa per evidenziare l’essenziale contributo delle donne con le stellette alla difesa e sicurezza nazionale e internazionale.