“L’Italia fornirà lo scudo anti-aereo a Kiev”. Tajani: “Nessuna frenata, lavoriamo per fornirlo”
Dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sulle pressioni che Washington avrebbe fatto su Roma, il ministro degli Esteri è tornato sul tema dello scudo anti-aereo e ha assicurato che si sta procedendo, ma ci sono dei problemi tecnici da risolvere. Intanto un aereo partito da Mosca e diretto a Goa è stato costretto ad un’atterraggio di emergenza dopo un allarme bomba.
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Lo scudo di difesa aerea per l’Ucraina è “un progetto italo-francese: ci sono problemi tecnici da risolvere, ma non c’è nessuna frenata e stiamo lavorando per fornirlo”. In un’intervista su Radio 1, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ribadisce il sostegno del nostro Paese all’Ucraina e fa chiarezza sugli aiuti militari diretti a Kiev, dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi circa presunte pressioni arrivate da Washington. “Gli Stati maggiori sono all’opera, ma ci vuole tempo“, ha detto in un discorso più ampio in cui è tornato anche a smentire la presunta fornitura di mine-antiuomo a Kiev. “L’Italia rispetta il diritto internazionale e non le produce né le vende. Quanto pubblicato dalla Russia sono solo fake news”, ha aggiunto riferendosi alle accuse rilanciate dall’ambasciata russa in Italia.
Le ultime dal fronte
Intanto in Ucraina si continua a combattere. L’amministrazione militare dell’oblast di Luhansk ha fatto sapere che il villaggio di Nevske, che era stato liberato lo scorso ottobre, è stato oggetto di numerosi attacchi e due persone sono morte. Feroci scontri sarebbero in corso anche nella zona Soledar. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dice che le truppe di Kiev stanno resistendo, ma per il ministero della Difesa del Regno Unito il gruppo Wagner ha probabilmente preso il controllo dell’area, che si trova 10 km a nord di Bakhmut.
Allarme bomba su un aereo partito da Mosca
In questo scenario di tensione, non passa inosservata nemmeno la notizia dell’atterraggio d’emergenza di un aereo della compagnia russa Azur Air con 244 persone a bordo partito da Mosca e diretto a Goa, in India, a causa di un allarme bomba. Anziché arrivare a destinazione, i 236 passeggeri e gli otto membri dell’equipaggio sono stati fatti scendere nella base aerea di Jamnagar dell’aeronautica indiana dove il velivolo e i bagagli sono stati ispezionati. Nel momento in cui scriviamo, non è stato ancora trovato nulla e tutte le persone sarebbero al sicuro.
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